Questa è una "recensione personalizzata". Non sono un esperto di musica, non so suonare neanche un citofono, ma la musica è sempre con me e sono un ricercatore di Jazz.
Alle mie orecchie il Jazz è pieno di gente che riempie i dischi di assoli senza capo ne cosa, ma nel mezzo esistono perle incredibili, che diventano la più bella musica del mondo. Sono i pezzi con un motivo musicale netto, un inizio e una fine insomma.
Prendendo in prestito le parole di Calvino nelle "Città invisibili" dentro un lbro devi entrarci, fare anche dei giri ma poi uscire. Ecco, io applico la stessa regola nella musica e questo brano è uno dei più belli di Jazz che sono andato a pescare.
Lo conosco dal 1988 e non mi sono mai stancato di ascoltarlo. Ha una direzione netta, belllissima e l'assolo di piano più bello che abbia mai ascoltato. Lo suonò il compianto Lyle Mays, pianista preferito di Pat Metheny.
Questo pezzo lo considero il capostipite di molti altri: musica in cui è difficile entrare, che comprendi solo al quinto ascolto ma che poi non ti abbandona più.
Recensirò solo pezzi così, che sono la mia musica, che ascolto moltissimo (viaggi interi fatti quasi solo per lei e in comapgnia di una sola macchina fotografica), che amo accompagna tutti i mieii giorni e continuo ad ascoltare.

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