Voglio dedicare questa recensione ad un singolo che mi accompagna da quando sono bambino. Beautiul night di Paul McCartney.
Fresco ancora dalle emozioni del concerto recente di Milano ho rispolverato questo brano del 1997. Questa canzone per me ha un valore emotivo enorme ma tolte le esperienze personali questo è forse l'ultimo grande athem dell'ex Beatles.
Che cosa si può dire della carriera solista di Paul McCartney? Beh, sicuramente molti alti e molti bassi; non una carriera di continui successi compositivi (tralascio un'ovvio successo commerciale che ovviamente data l'importanza dellartista arriva sempre e comunque) ma periodicamente ci sono state consegnate perle pop che a quanto pare sembrano non coincidere con l'età dellartista.
"Flamming Pie" è l'album che contiene questo singolo e in tutto il lavoro è presente un ritorno alle sonorità dei Beatles, quelle "McCartiane".
"Beautiful night" è la voglia di sedersi al piano, ricordarsi di aver scritto una irripetible Let it be, accettare di essere invecchiati, ricordarsi di essere un Beatles, ritornare giovane, immaginarsi gli Abbey Road e infine dirsi "SONO INGLESE".
Questo è un brano che può essere scritto SOLO DA CHI HA QUESTO CURRICULUM COMPOSITIVO. Paul ci riprova e ne viene fuori un brano magico, bello, nostalgico e pieno di emozioni.
C'è tutto quello che serve per essere naturalmente spinti a ripetere l'ascolto all'infinito.
Io non ho davvero parole per descrivere la potenza compositiva di quest'uomo che nonostante le rughe e sempre così fresco. Il suo talento è inesauribile, conosce i paradigmi dell'immortalità. Ha imparato ad attingere dalla musica costantemente senza mai sostituirsi ad essa. Paul è un pò il Platone dei musicisti POP ...contempla la musica, ne coglie la bellezza e compone l'idea. Perchè lui è stato un'autore di grandi pezzi i quali sono tutti IDEE per le generazioni successivi.
Paul in realtà ha sempre scritto concetti musicali.
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