Venghino signori venghino, lezioni di Rock & Roll, quello vero!
Elvis è morto, dicono, e McCartney qui dimostra di essere l'unico in grado di emularlo davvero, o meglio l'unico a potersi permettere di dare "interpretazione autentica" ad alcuni dei suoi brani. Con la differenza (scusate ma non posso non ricordarlo) che Paul se li scrive e se li suona... e che Elvis muoveva meglio il bacino!
Tappeto rosso ai musicisti, una schiera di miti indiscussi che accettano il ruolo di seconda fila alle spalle della stella ancora splendente del baronetto: David Gilmur alla chitarra (scusate se è poco), Mike Green (già visto in Choba B CCCP), Pete Wingfield al piano e alla batteria niente popò di meno che Ian Paice e Dave Mattacks... già sentiti?
Pollice in su per il produttore Chris Thomas (lo stesso dell'ottimo "Back to the Egg") che ha saputo guidare Paul nella cosa che sa fare meglio e come forse nessun'altro al mondo: il Rock&roll! Ah! Se Thomas avesse prodotto alcuni degli ultimi album di inediti di McCartney... Qui perfetta la scelta dei suoni e dei tempi, ottima miscelazione e gran gusto nel dare a quelle sonorità un po' datate la giusta dose di potenza e concretezza che i mezzi moderni possono regalare. Alla grande, davvero!
Ed ora la parola a Paul, che spiega al mondo, con il suo fedele Hofner violin bass, come si suona un giro di basso vero, rotolante, travolgente, preciso e sicuro. Per poi scioccare il mondo stesso con una voce che non termina mai di sorprendere negli anni; potenza, soffiati, urla, toni mielosi, tonalità bassissime o altissime, per Lui e la Sua ugola pari sono! tanto di cappello, soprattutto vista l'età.
Non delude i fans anche quando mischia tra classici del tempo (come "Brown Eyed Handsome Man" e "All shook up") tre belle canzoni scritte da lui stesso medesimo tra cui spicca quella che dà il titolo all'album: "Run devil run". Sfido chiunque a non mettersi ad ondeggiare almeno un po' i fianchi... grande ritmo e potenza, grande voce, il brano è un crescendo continuo e sostenuto con rara (davvero) intensità.
D'altronde che ci si trovi davanti ad una perla di disco lo si capisce dopo i primi 10 secondi del primo brano: "Blue jeans Bop"... il livello è altissimo, credo praticamente senza paragoni negli ultimi 20 anni.
Si va avanti davvero con piacere, e vengono alla mente tante immagini e melodie piacevoli del passato, cosa che immagino fosse il primo obbiettivo di questo progetto. Dolcissima e coinvolgente "No other baby", la cui semplicità e ripetitività vengono mascherate da una grande atmosfera globale e da quella voce magica... Paul poi non dimentica di essere sempre stato un provocatore, e ci piazza anche "Movie Mag", un brano stile country western da ubriaconi senza denti e cappello impolverato che non può che far sorridere da quanto è coinvolgente ed inusuale.
Qualche sbadiglio "Lonesome Town" e "Coquette", ma si arriva in fondo alla potentissima "Party" e già si ha voglia di ricominciare da capo.
Insomma progetto davvero riuscito, in tutto, compresa l'idea di incidere ad Abbey Road (mai sentita?), l'epica (e non esagero) esibizione dal vivo presso un certo locale di Liverpool chiamato "Cavern" nonchè la trovata di mandare il concerto stesso in diretta web (reti intasate ovunque).
Consiglio il cd a chiunque ami la musica davvero, ed il dvd a chiunque voglia vedere come 4 icone guidate dal messia della musica moderna siano ancora in grado di fare saltellare la gente...
Rock on!
Vito (www.the4fabs.com)
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