Piccola premessa. Paul Revere (Boston, 1º gennaio 1735 - 10 maggio 1818) è stato un incisore e patriota statunitense, che interpretò ed immortalò gli avvenimenti della guerra di indipendenza in una celebre incisione a stampa (esperto incisore di rame, realizzò molte caricature anti-britanniche). Una storica cavalcata notturna (conosciuta come Midnight Ride) compiuta da Revere servì a rendere vano il tentativo degli inglesi di assaltare i depositi di armi e munizioni dei coloni insorti: il 18 aprile 1775, assieme ad un altro patriota, William Dawes, cavalcò fra le prime ore della sera fino alla mezzanotte inoltrata fra Charlestown e Lexington per avvertire i capi dei rivoltosi (Samuel Adams, Samuel Prescott e John Hancock) dell'imminente arrivo di soldati inglesi appena sbarcati a North Beach. WIKIPEDIA

L'organista Paul Revere Dick forma il suo primo gruppo (i Downbeats) nei sobborghi della cittadina di Boise (Idaho) sul finire degli anni 50 e si rende protagonista della scena locale con infuocati spettacoli di rock n' roll e rythm and blues. Presto alla band si aggiunge il giovane panettiere Mark Lindsay come vocalist ed il gruppo su insistenza del loro manager di allora cambia il moniker nel più incisivo Paul Revere & The Raiders, giusto in tempo per la loro prima incisione "Like, Long Hair" del 1961. La canzone è un piccolo-grande successo, tanto da arrivare al nr. 38 della classifica di vendite di Billboard. Da questo punto la storia del gruppo diventa frenetica e vorticosa, continui cambi nella line-up, un anno e mezzo di distacco di Revere dalla sua creatura, dovuto al servizio civile come cuoco in un ospedale psichiatrico per non arruolarsi per il Vietnam (mentre Linsday portava avanti il progetto come Paul Revere's Raiders) ed un noto Dj locale, Roger Hart che li prende sotto la sua ala protettrice, e paga le registrazioni per l'incisione di "Louie Louie" che uscirà per propria etichetta Sande. Bruciati sul tempo dai Kingsmen che con il medesimo brano arrivano al primo posto delle classifiche, i Raiders non si scoraggiano e sempre con la label di Hart pubblicano il loro primo album dal titolo omonimo.

La forza esplosiva che il gruppo esprime nei concerti non passa inosservata (Revere era solito suonare il suo pianoforte incendiandolo o fracassandolo... anni prima di Jimi Hendrix, Pete Townshend e persino di Keith Emerson), tanto che il produttore Terry Melcher riesce a metterli sotto contratto con la CBS, etichetta allora molto poco incline al rock. Nel 1964 con l'album "Here They Come" e nel 1965 con "Just Like Us" la fama dei Raiders è cresciuta a dismisura da una costa all'altra della nazione, anche grazie al traino dei singoli "Steppin' Out" e "Just Like Me"; tanto da farli diventare i paladini della difesa patriottica dalla British Music Invasion che gruppi come Beatles, Rolling Stones, Animals e Kinks stavano portando dalla Terra di Albione. Il gruppo viene scritturato per il programma giovanile del sabato pomeriggio Where The Action Is del conduttore Dick Clark e la nuova line-up che vede al fianco di Lindsay e Revere il batterista Mike Smith, il bassista Phil "Fang" Volk ed il chitarrista Drake Levin, giocando sull'omonimia col famoso patriota ed il ruolo assegnato loro dalla stampa, si presenta in scena in uniformi della Rivoluzione Americana, inscenando fra un pezzo e l'altro anche piccole piéces teatrali di fine umorismo. È il 1966 e Paul Revere & The Raiders non potrebbero sperare in un momento migliore. Il loro produttore, però, pensa ad un cambiamento nel loro sound e li sprona a ricercare delle strade alternative, ad allontanarsi dall'appellativo di Stones d'America che si portavano appresso. Revere arriva ad abbandonare i suoi amati tasti d'avorio per agitare le dita su quelli dell'organo Vox e sotto la guida di Melcher, il gruppo entra in studio per le registrazioni dell'album "Midnight Ride", titolo che suona come un omaggio/parodia all'impresa del loro famoso omonimo.

I giochi vengono aperti dallo sferragliare del singolo "Kicks", una vera è propria anthem garage ammorbidita da un certo manierismo mod-beat, con la voce di Lindsay ora matura e sensuale a condurre le danze per confluire nel selvaggio rockabilly di There's Always Tomorrow" con un intermezzo di pura anfetaminica follia che diventa popedelia in "Ballad Of A Useless Man" o folk-rock rurale in "There She Goes". La sofferenza da tragedy-song di "All I Really need Is You" viene stemperata da una magica tromba di sottofondo e da una pennellata folk di matrice Byrds, "Louie, Go Home" vive del blues torbido e lasciavo di "Gloria" dei Them salvo venire risucchiata in un vortice acido ed arabeggiante di matrice Kaleidoscope(USA) mentre "Take A Look At Yourself" sembra un consiglio "amichevole" dato ad i Beatles ed alla loro musica. Non mancano le ballate "strappa-lacrime" come "Little Girl In The 4th Row" (di cui ne esiste una versione in italiano, contenuta tra le bons tracks della ristampa in CD) e "Melody For An Unknown Girl" che sembrano, a prima vista, dei riempitivi, ma che segnano esattamente la strada che Lindsay intraprenderà da solista, una volta smessi i panni di patriota. Citazione finale per il capolavoro del disco "(I'm Not Your) Stepping Stone" rivisitata qui dai Raiders in una maniera che non verrà mai più superata (forse solo la versione devastante dei Minor Threat più di 10 anni dopo)... rabbiosa, viscida, torrida con la voce di Linsday che pesca le parole direttamente nelle proprie viscere contorte e con l'organo di Revere che picchia in testa come l'emicrania dopo una sbornia colossale.

Abbandono questa mia recensione monografica con le parole di Bruce Eder, che sulle pagine di Allmusic Guide apre la biografia a loro dedicata:
"... durante i tre anni di maggior successo (1966-1969) nessuna band ha avuto un così alto passaggio radiofonico e le loro vendite sono state seconde solo a quelle di Beatles e Rolling Stones, ed al pari di Beatles e Rolling Stones hanno avuto copertura sulle riviste musicali e per adolescenti. Ma ogni volta che si inizia a scrivere una nuova storia del rock, Paul Revere & The Raiders vengono a malapena menzionati, nel migliore dei casi come nota a piè di pagina nel capitolo sul boom della fine dei sessanta".

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