I ‘dinosauri’ della musica lentamente crollano a terra ! Lo fanno periodicamente ad ogni Greatest Hits, ad ogni nuovo album che offre il tipico sound che li ha resi strafamosi e il loro bel faccione, che s’illude di resistere al tempo, in bella mostra sulla copertina. Per nostra fortuna questo non succede a tutti. Un artista che si sottrae a questa triste realtà musicale è Sir Paul Weller. Protagonista sul finire degli anni ‘70 del movimento mod con i Jam, capace di riproporsi alla grande negli ottanta con gli Style Council, e ancora oggi apprezzato solista, quello che Weller ha sempre fatto è stato non adagiarsi su una notorietà mai messa in discussione, ma riproporsi ogni volta con idee nuove e il suo inconfondibile stile. In ‘Illumination', settima fatica se consideriamo anche la raccolta di hits ‘Modern Classics', si respira ancora molta dell’atmosfera acustica dell’ultimo ‘Days Of Speed’, album che raccoglieva i più grandi successi dell’artista eseguiti dal vivo. C’è il solito northern soul ‘Going Places’ e ‘Standing Out In The Universe’, preziose ballate acustiche ‘Leafy Mysterie’ e ‘Now The Night Is Here’ e bellissime parentesi più intime come ‘Who Brings Joy’. A conferma della validità del lavoro troviamo la presenza nel disco di famosi alunni del mod-father Noel Gallagher e Gem Archer suonano in ‘One X One’, Kelly Jones canta insieme a Weller nella robusta ‘Call Me No.5’, che calza a pennello al front-man degli Stereophonics, mentre Steve Cradock, chitarra degli Ocean Colur Scene, dissemina l’album della sua preziosa collaborazione. Senza mega-produzioni ma pieno di sana passione musicale ecco consegnato un lavoro che conferma, semmai ce ne fosse bisogno, che non proprio tutti i ‘dinosauri’ della musica sono in via di estinzione.

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