La colonna sonora di una commedia musicale ovviamente è troppo ancorata alla sua rappresentazione visiva per parlarne separatamente.

Giusto per dare un contesto alla descrizione della colonna sonora che sto per descrivere, vorrei dare giusto una breve descrizione della trama: Winslow, il protagonista, è un artistello che propone la propria musica all'audizione per un musical. Swan invece è il perfido discografico che gli ruba la musica dopo il provino, facendolo inoltre incarcerare ingiustamente. Winslow nell'evadere dalla prigione rimane irrimediabilmente sfigurato e torna al teatro di Swan seminando il terrore con una maschera sul viso, diventando appunto il fantasma del palcoscenico.Questa commedia musicale si pone come una rilettura ironica del romanzo di Gaston Leroux “Il Fantasma dell'Opera”.

No, non è una tragedia nonostante la trama, la musica di Paul Williams riesce comunque a strappare sorrisi con una visione ironica della musica degli anni 60 e 70.

Al teatro di Swan infatti si esibiscono anche i The Beach Bums, dei gai ragazzini saltellanti in costume da bagno, che con coretti di voci bianche fanno la parodia ai Beach Boys con il pezzo “Upholstery”. Un pezzo che ai Beach Boys di sicuro sarebbe piaciuto. Per non parlare dei The Undead un gruppo che già dal nome promette bene: questi invece sarebbero piaciuti ai Kiss.. Truccatissimi e cattivissimi, con lame al culmine delle loro chitarre, con le quali staccano le teste ai fan in delirio. Presentano “Somebody Super like you”, bellissimo pezzo in stile progressive rock anni 70. La maggior ilarità la produce Beef, l'emblema dei cantanti Glam, pieno di brillantini e stelline, che con urlettini e passi discutibili canta “Life at Last”, accompagnato dagli eccellenti Undead.

Jessica Harper, che solo dopo ho scoperto essere già cantante ed autrice, interpreta prima “Special to me” un bel pezzo in stile pop/country e poi la dolcissima “Old Souls”, (reinterpretata recentemente dai Faith and the muse) che invece è l'espressione della parte più drammatica del film, imperniata di grande poesia (oltre ad essere veramente una bella canzone).

Il povero Winslow invece ci canta prima il suo “Faust” accompagnandosi col solo piano all'audizione e poi “Phantom's Theme”, altro pezzo struggente e di grande bellezza.

Parodie o non parodie, ognuno nel suo genere sono tutti bellissimi pezzi, senza esclusioni, ed è difficile trovare un album senza punti morti. Paul Williams con questa colonna sonora passa dal satirico al tragico, dimostra di riuscire a passare per generi molto distanti fra loro con molta scioltezza. Consiglio a tutti questa colonna sonora e di vedere il film “Phantom of Paradise”, maltradotto in italiano in “Il Fantasma del Palcoscenico” di De Palma.

Un disco da ascoltare si, ma anche e soprattutto da vedere.

 

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