Quando raggiungi il traguardo dei 40 anni inizi a guardarti indietro e cerchi di colmare le lacune prima che sia troppo tardi. Sì cazzo, ho 40 anni, un tempo lo vedevo come un numero lontanissimo, qualcosa che prima o poi arriverà, ma più poi che prima pensavo.. E invece, come un soffio di vento, mi sono trovato a spegnere tutte ste fottute, stramaledette candeline e mi sono reso conto di non aver mai assistito a un concerto dei Pearl Jam.

Album nuovo, tour con due date in Italia.. Milano e Trieste.. San Siro.. Cristo i Pearl Jam a San Siro. Devo andare assolutamente, questa è una delle cose che devo assolutamente fare prima di morire, prima che sia troppo tardi. Ticketone, attendo come un giaguaro appostato nell'erba alta, senza fiatare, pronto a cliccare non appena si fossero aperte le vendite. Attendo con pazienza, con calma, senza innervosirmi, la mia mano è ferma come quella di un cecchino russo a -30° appostato sul tetto di un palazzo. Aperta la pre-vendita, scatto come Usain Bolt alla finale olimpionica dei 100 mt.. Prato. E' mio ormai. Fottetevi tutti, bastardi.

Prato: esaurito. Come, cazzo, prato esaurito??? Se li avete messi on line tre decimi fa? Disponibile 2° e 3° anello. Fanculo voi e i Pearl Jam.

Salto temporale...

19.06... Ore 22:30.. Domani suonano i Pearl Jam a San Siro. Io sono spalmato sul divano con questo tarlo che mi rosicchia il cervello, intanto mi sono iscritto pure a Pearl Jam Italia su un famoso social network di cui non voglio fare il nome e leggo le diatribe su Vedder, Gossard, McCready, Ament e il mio stramaledetto batterista preferito Matt Cameron. All'improvviso noto un annuncio.. Inner Circle a prezzo di costo, vendo. Deve essere mio, a tutti i costi. Scrivo, il tipo mi risponde, è di Roma.. Non scherza, ce l'ha veramente. Penso in un secondo che: Dio tutto sommato esiste, che è praticamente ovvio che esistano altre forme di vita, che Gesù è stato davvero il figlio di Dio e che sia tornato per salvare almeno uno tra gli umani travestito da romano con un inner circle in più..

Parto al pomeriggio presto, da solo.. destinazione: "un pezzo di Storia".. Vedder, maledetto, sto arrivando, non provare minimamente a farti venire lo squaraus come Cornell nel Songbook tour e annullare il concerto perchè so che ti sei fatto male ad una gamba e zoppichi, non sarai al 100%, ma hai detto che ci sarai, e se non ci sarai, giuro su Andrew Wood che ti verrò a cercare ovunque e te la spezzerò in tre punti la tua fottuta gamba.

Arrivo a Milano, parcheggio... Becco il tipo.. Gli faccio 12 genuflessioni e recito nel contempo 14 padre nostro e 25 ave maria, prendo il biglietto, caccio il grano, e lo saluto con 5 atti di dolore, ci becchiamo dentro, d'ora in poi, almeno per le prossime 8 ore tu sarai il fratello che non ho mai avuto..

Si sta bene nell'Inner, ma proprio stramaledettamente bene, c'è spazio, ti puoi sedere per terra, sdraiare per terra, organizzare un pic nic con coperta e ombrellone da quanto largo stai.. Aspetto il partitone Italia-Costa d'Avorio, qualificazione certa penso.. E dal nulla spunta un uomo, proprio mentre sta per partire l'inno nazionale più brutto degli ultimi 2500 anni, con una maglietta numerata.. 34 riesco a leggere, tanto sono vicino al palco. Avevo ragione, Dio esiste, ha una chitarra acustica, zoppica e ha una maglietta con il n° 34. E una voce meravigliosa. "Porch" in acustico è stato il più bel momento di tutta la partita, grazie Eddie, di cuore.

Dopo la partita più merdosa che abbia mai visto in vita mia in un campionato mondiale devo per forza riempire il vuoto lasciato con qualcosa di commestibile e così mi sparo prima 20 minuti di coda per andare a pisciare e altri 30-45 per prendere un merdosissimo hot dog e una birra media che costano più di un grammo d'oro. Fanculo bastardidimmerda, brucerete all'inferno.

Quando il sole, stanco e schifato pure lui decide di stare per levarsi dai coglioni, appena un pelo prima... Si sente un boato come se avvesse segnato Aristoteles per la Longobarda all'ultima di campioniato salvando la squadra dalla retrocessione. Sono loro, sono eterei, quasi trasparenti, con un alone di luce intorno e un cerchio giallo luminescente in testa. E parte un lamento di chitarra, quasi impalpabile, che mi riporta al 1991, immediatamente, come un viaggio nel tempo fulmineo.. A Ten, l'esordio in assoluto più monumentale che il rock ricordi negli ultimi 25-30 anni. Parte "Release", e parte tutto lo stadio.. Emozioni a nastro trasportatore già nei primi 30 secondi.. Ne uscirò vivo? La gente tenta di sommergere Vedder, Vedder Vs. 65.000 persone, Vedder wins.. Nessuno si aspettava un'apertura con "Release", hai spiazzato tutti vecchio reduce alcolista.. E io ti amo, di un amore profondo.

Ed è solo l'inizio.. "Nothingman" sale malinconica e maestosa, seguita dal singolone "Sirens", tanto per farci capire che i Pearl Jam, a distanza di 25 anni, sono ancora vivi e vegeti, hanno voglia di suonare e possono sfornare pezzi del genere in tutta scioltezza. La domanda però serpeggiava già nell'attesa.. La farà o non la farà.. Certo che la fa.. Quando inizia "Black" mi viene un groppo in gola.. Caccerò fuori il maledetto cellulare solo una volta, per immortalare quell'istante, quei 7:20 che rimarranno miei per sempre, quella voce, talmente profonda e potente da smuovere montagne.. Ma adesso basta con le seghe, si parte e si parte duro..

"Go" mette in moto la macchina per un viaggio a 300 Km/h che trascinerà tutto in un vortice di sudore e corpi, Cameron è un martello pneumatico, non cala di 1/2 battuta, mai.. Perfetto, mostruoso, quasi inumano, anzi, senza il quasi.. McCready e Ament si divertono come adolescenti alle prime armi, quando giochi a fare la rockstar in cantina, quando cerchi di imitare i tuoi idoli e ne esci un po' coglione.. Ma loro sono gli idoli, suonano ormai con la stessa sicurezza e maestria con cui io mi siedo sulla tazza per evacuare.. Praticamente un trionfo tutte le sante volte. Il ragioniere Gossard rimarrà sempre, come suo solito, un po' nell'ombra, a tessere trame chitarristiche da panico, senza però mai disturbare troppo.

Non c'è tempo per riprendersi, "Do the evolution" ti morde le caviglie come un cagnetto bastardo della vecchia della casa accanto lasciato libero mentre tu, bambino, passi in bicicletta.. It's evolution baby! E giù sassate.. "Corduroy", "Lightning Bolt", "Mind Your Manners".. I pezzi nuovi si incastrano bene con la storia, i ragazzi viaggiano a mille, lo stadio trema. Un po' di respiro con "Pilate", ma i toni si riaccendono subito con "MFC", da quel Yield che tanto ho amato. Quando inizia "Given to Fly" Eddie credo sia già a metà bottiglia (della quinta o sesta credo), ma per un capitano navigato come lui cosa vuoi che sia... E infatti si dimentica le parole nella prima parte del pezzo che aspettavo più di tutti, la cavalcata delle Valchirie... Uno dei crescendo più emozionanti che abbia mai sentito. E tu me lo sbagli. Ma chisseneincula, dai, ci sta.. E' fottuto rockerrolle in fondo, è live, è sangue e sudore. Ed è bello anche per questo. Passate "Who you are" e "Sad" ecco che arriva la bordata. "Even Flow", manco a pensarlo, è McCready show, 4 minuti di assolo e un'ovazione per lui.. E te la meriti tutta cazzo Mike..

I giochi continuano con la gradevolissima "Swallowed Whole", "Setting Forth" dal meraviglioso Into the Wild, per giungere a un classico, un pezzo che ho sempre adorato.. "Not for you", ma io non esisto più ormai, sono il 4 di quella maglietta strasudata, la punta, quella che arriva sul cuore, perchè Ed lo mette sempre, in qualsiasi cosa faccia, lo senti, sai che è così, solo a guardarlo in faccia La storia si chiude con il delirio di "Why Go" e l'incalzante "Rearviewmirror". E io ormai sono convinto: Dio esiste e si chiama Eddie Vedder e ha portato gli apostoli tutti in tour con lui.

Sarà finita? Seh, stocazzo.. I ragazzi,dopo una breve pausa, tornano in pista con un set molto più intimo, molto più acustico e ti sparano "Yellow Moon", "Elderly woman behind the counter in a small town", "Thin Air" e "Just Breathe", così tanto per gradire.. Una cosa tra amici, una chitarra, fuoco, 2 bombe e un po' di vino.. Ma checcazzo, non può andare avanti per molto, così arrivano in sequenza "Daughter", la maestosa e immensa "Jeremy", con crollo totale delle gradinate, "Better Man", con ricostruzione parziale, il devasto di pogo con "Spin the Black Circle", "Luckin" e "Porch" in chiusura. Boh.. Dai.. Posso morire felice, lasciatemi qua e andate tutti un po' a fare in culo, vi raggiungo dopo, ci vediamo là..

E pensi che sia finita.. Ma non è così. Perchè manca l'inno di una generazione, quello che fa cantare anche gli anziani dei palazzi nel raggio di un km.. Perchè, dentro, la sanno anche loro. Quello che smuove tutto. Manca "Alive", e come può.. In un contesto del genere, in una serata del genere.. Ed ecco che i ragazzi arrivano puntuali per il gran finale e tutti accontentati. "Alive", "Rockin' in the free world" e "Yellow Ledbetter" in chiusura.. Nel frattempo sono morto, resuscitato 2 volte, salito al cielo alla destra del padre e ritornato per restare sbigottito davanti a tutto questo. 33 pezzi, quasi 3 ore di concerto, per chi ha detto che i Pearl Jam non hanno ormai più nulla da dire possono ribattere con un sonoro #fanculononhaimaicapitouncazzoemailocapirai... Rassegnati. I Pearl Jam sono più vivi che mai e ti rompono il culo come,quando e dove vuoi..


Piesse: Il Grunge non è ancora morto, brutti pezzi di merda!

Vi amo tutti, indiscriminatamente..


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