L'altro ieri notte l'ho passata, travolto dalle preoccupazioni, quasi completamente insonne. La sveglia suonava alle 5.20 ed il lavoro mi attendeva: ma con quale stanchezza potevo imbarcarmi in otto sudate ore per costruirmi la pagnotta? Mi butto in malattia ,fottesega, ho fatto 3 giorni di vera malattia a Gennaio e l'unica vera cosa che mi spingerebbe in fabbrica è il fatto che il premio produzione sia legato ai giorni di malattia, uno schifo, da sputare in un occhio a sindacati e paron, ma uno smarocco davvero di quelli densi che ripigli dalla gola. Torniamo a dormire.

Ora sono sulla tazza del cesso, stanotte mi sono fatto le mie belle otto ore di sonno, è partito lo stimolo potente ed ho pensato: "perché non scrivere di quella recensione che son mesi che clicco 'scrivi' sul debio ma appena vedo il box bianco non esce nulla?".

Peeping Drexels riescono a realizzare un pop esclusivo, ricco di feedback e colonne acide, intermezzi chiarificatori; un dance punk che deve tanto alla no-wave ma che al tempo stesso la esclude nella sostanza. Momenti funky sbrodolosi, una voce sbiascicante e putrida ma talmente corretta che alzo le mani.

Così, in questo sabato tardo novembrino, scivola la mia lorda zot, che non è più zot, e come per magia esce dai miei pensieri come lo stronzo ha abbandonato il mio ano. Grazie.

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