Mi affascina molto il fatto che certi artisti non smettono mai di cercare la la giusta strada per una struttura musicalmente affabile alle orecchie di profani e non, la ricerca stessa interiore di sapere dove e come arrivare ai cuori della gente con pochi ed efficacissimi strumenti, in questo caso voce e contrabbasso.
Un buon lavoro quello che vede Petra Magoni e Ferruccio Spinetti impegnati a stravolgere e riarrangiare diversi pezzi del passato, riuscendo a non cadere mai nel banale, intersecando sezione ritmica e diaframmatica in un tutt'uno, in una perfetta simbiosi di echeggianti dialoghi installati su rotaie, che trasmettono quel senso di linearità fluida e semplice.
"Musica Nuda" vi regalerà momenti di spensierate chiacchere con gli amici, davanti a un buon calice di vino rosso, o da soli, immersi tra le pagine di un libro e un tè caldo. Personalmente parlando le tracce sono tutte belle e di spessore, "Eleanor Rigby" fa da apripista, segue subito dopo la splendida "Roxanne" struggente e profonda, con "Prendila Così" bellissimo ricordo a Lucio Battisti la trama del disco si fà sempre più delicata, si passa quindi ad altri omaggi ai grandi del passato stranieri e italiani, come Jobim, Gimbel, il grande Monteverdi e ancora Lennon, Mc Carteney, Malgoni, Pallesi. Pezzo dopo pezzo, tassello dopo tassello il disegno andrà a chiudersi in un gioco tra classica, jazz e pop.
Insomma, un esperimento che lascia il segno, registrato in un solo pomeriggio per una modica cifra di 800 euro con un risultato di vendita che sfiora le 15.000 copie. Quando la musica è buona trasmette delle emozioni, emozioni grandi, forti, profonde, che sconfinano dai classici luoghi comuni e spero che con queste poche e semplici righe siano arrivate anche un po' a voi.
Buona musica a tutti.
Voto al disco 3,5.
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