Prima di iniziare questa recensione, volevo innanzitutto scusarmi con tutti gli utenti che si sono sentiti offesi da una mia frase ambigua presente sulla mia prima recensione. In secondo luogo, visto che mi avete accusato di aver fatto una recensione inutile, adesso ne voglio fare una che sicuramente non c'è su questo sito, e riguarda un disco praticamente sconosciuto di una band praticamente sconosciuta:"Immense Intense Suspense" dei Phlebotomized.

Il disco in questione, che fonde in maniera incredibile musica classica e death metal, è del 1994. E se è oggi è quasi normale sentire un violino nel metal estremo, all'epoca certamente non lo era. Il breve intro strumentale "Immense Intense Suspense" ci porta subito in una dimensione parallela, con gli strumenti che disegnano un paesaggio straniante. Mentre alcuni pezzi come "Dubbed Forsweare"(da lacrime l'inizio) e "Barricade" esaltano la commistione tra classica e death tipica del gruppo, altri dimostrano che gli olandesi sono anche capaci a pestare di brutto:impossibile trovare molti pezzi all'epoca, più violenti di "Subtle Disbalanced Liquidity", ennesimo capolavoro di questo album fenomenale. "Devoted To God" e "Mellow Are The Reverbations" sono due pezzi molto complessi, in particolare il primo, aperto da una lunga introduzione strumentali di 3 minuti. Il pezzo conclusivo del disco, "Gone", è un capolavoro nel capolavoro. La chitarra acustica e il violino sembrano disegnare un brano easy-listening, ma la tranquillità viene rotta da uno screaming infernale, seguito da una parte violenta e poetica al tempo stesso, per poi concludersi come tutto era iniziato. Il pezzo migliore è a mio modesto parere la strumentale "In Search Of Tranquillity", capace di emozionarmi ogni volta come al primo ascolto.

Questo disco, seppure sia ignoto ai più e abbia avuto(proprio per la sua scarsa diffusione) un'influenza quasi nulla merita, per la sua intrinseca bellezza, di essere ricordato come uno dei migliori dischi metal di tutti i tempi.

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