C'ho provato con i Pain of Salvation, i Porcupine Tree, gli Opeth, persino i Tool... nulla da fare, il prog-metal mi fa cagare. Eppure, la fusione di questi due generi che il nome indica, dovrebbe dare vita a qualcosa che guidi il mio spirito verso emozioni mature e articolate, con forza e adrenalina. Perché allora mi viene naturale definirlo come un ibrido moscio?

Inseguendo la mia attuale propensione verso suoni piú agressivi, cammino per altri sentieri e mi ritrovo alla ricerca di quelle realtá musicali che fanno parte dell'avant-rock, rock in opposition e derivazioni progressive che tendano ad accorpare caratteristiche metal o comunque si carichino di quella agressivitá e energia che comunemente si manifesta nei timbri marcatamente distorti dei riff chitarristici.

Il terreno é molto fertile e son varie le cose piacevoli da ascoltare, ma quest'album in particolare ha chiamato la mia attenzione perché suona come potrebbe suonare, un disco di prog-metal strumentale, se tal genere non fosse mai stato inventato, o meglio, se tal nome non fosse mai stato usato a sproposito.

Vervloesem ha un cognome strano, é belga (che in questi ambiti fa sempre ben sperare), proviene da una buona e particolare band di avant-rock con un nome curioso, X Legged Sally. Accompagnano la chitarra di Vervloesem tre tizi ancora piú sconosciuti in una classica formazione batteria, basso e tastiera per regalarci un gran disco che direi, provocatoriamente, infila una scopa nel culo al progressive metal come tutt' ora é conosciuto.

Vervloesem é un suddito esemplare e si inchina doverosamente alla corte del re cremise. Sembra omaggiarlo in "Born to be white" e citarlo in "Greener", come cita, direi con una competenza cinematografica altri musicisti, stili e generi che lascieró alla sensibilitá di ciascuno individuare.

A tratti ricorda le produzioni di Bill Laswell ma, perdonatemi la lacuna, mi é oscuro da chi sia prodotto "Rude". Il sospetto che ci sia il suo zampino si rafforza ancora di piú quando scopro che Laswell produsse due album degli X Legged Sally. Certo é che la creatura píú "metal" di casa Axiom, i Praxis con Buckethead, non é mai arrivata a questi livelli.

"Rude" esce nel 2005. Non é un album perfetto,  ma ha il raro pregio di essere un album dai contenuti variegati, assemblati in una forma sorprendentemente omogenea, una riuscita emulsione di situazioni diverse in cui la sensazione del giá sentito, di una certa familiaritá, si rivela in realtá solo un'illusione, un gioco di prestigio. 

"Rude" non é un album di progressive metal. Per fortuna.

Et voilá   

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