PIERS FACCINI: UNA NUOVA SPERANZA NEL PANORAMA DEL BLUES

Piers Faccini è un artista emergente nel panorama musicale internazionale. Cantautore francese (ma di madre inglese e padre italiano), è un chitarrista proveniente dalla vincente scuderia di Jp Plunier (già produttore di Ben Harper e Jack Johnson).

Questo lavoro del 2004 è il suo primo album da solista. Infatti qualche anno prima Piers suonava in un gruppo chiamato 'Charley Marlowe', con il quale aveva già inciso un disco "This Could Be You", oltre ad essersi affermata come una ottima band blues, grazie a numerose esibizioni dal vivo tenutesi in diversi club londinesi.

L'artista ci presenta un blues crepuscolare, malinconico, soffice e delicato, dalle atmosfere misteriose ed autunnali. Poca luminosità musicale fra le tracce contenute in questo album, il tutto sembra illuminato dalla sola debole e traballante luce di una candela. Le canzoni musicalmente non hanno nulla di innovativo nè di rivoluzionario, sono nel pieno della tradizione cantautoriale blues e questo è proprio uno dei punti di forza del disco. Se lo avessi visto datato trenta anni fa, non ne sarei rimasto per nulla sconvolto. E' infatti un disco di stampo classico, ci regala undici tracce di ottima musica. Quella musica fatta con corde di chitarre pizzicate, armoniche dolcemente soffiate, percussioni, bassi e tanti altri strumenti tradizionali, quella musica che è sempre la stessa, ma che non stanca mai: Il blues.

Così troviamo in quest'opera, dei piccoli grandi pezzi, che la rendono indimenticabile. Come le misteriose note, ritmate da una splendida melodia di basso in "All The Love In The World", le dolcissime atmosfere chitarra e voce dell'eterea ballata "Catch A Flame" o le note antiche della 'blues-love-song' "Picture Of You", bellissima. Da segnalare anche la canzone che apre il cd "Where Angels Fly", dove l'influenza musicale di Ben Harper si percepisce più che mai forte e chiara. La traccia che prediligo nell' album è però la triste e malinconica "Ugly Places", le note si susseguono lente, la voce di Faccini rassegnata e dolce accarezza un' atmosfera autunnale, disincantata e desolata: il risultato è splendido.

Un disco piacevolissimo, una musicalità blues splendida, come raramente si ascolta oggi. L'unica pecca che si può trovare è una certa piattezza in alcuni brani centrali, ma ciò non è sufficiente ad abbassare l'ottima qualità del disco. Consigliatissimo. Piers Faccini si dimostra, fin dal primo lavoro, un artista di grande talento ed un chitarrista di classe. Che siamo di fronte ad un musicista di razza è evidente, e... se questo è solo il debutto... il tutto mi fa davvero ben sperare...

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