Mi imbatto per puro caso nel nuovo e primissimo singolo dell'ennesimo giovane virgulto della trap music nostrana ed è subito amore a prima vista. Nonché a primo ascolto.
A parte la prevedibilità del titolo della canzone, è il nome d'arte di questo non meglio identificabile occhialuto e tatuato giovinastro che mi ha scatenato una tempesta intellettiva ed emotiva. Solo per il moniker questo neofita della poetica trap andrebbe premiato e portato al successo planetario.
Poi c'è il testo della canzone. Una base che non dice nulla di nuovo, a livello di sonorità e di atmosfere. Tutta roba già sentita, proprio come il titolo della canzone. Però i versi sono da Nobel per letteratura.
Cosa vuoi che dica
della mia migliore amica
basta voler chiedere
e in men che non si dica
mi dà un po' di fica
senza persuasione
senza compassione
me la dà con piacere
me la dà per godere
non si fa pregare
si fa solo chiavare.
Chi è Quasimodo? Chi è Montale? Ma mi verrebbe da dire... chi era Dante Alighieri?
Il Dolce Stilnovo qui si rivoluziona senza mezzi termini, spostando il lessico dell'amor cortese dai sottintesi sensuali del Medioevo italico all'esplicita dichiarazione di intenti e di eventi del Terzo Millennio. La migliore amica, dopotutto, è un'amica vera: pronta e disposta a tutto senza tante ipocrisie e senza tante paranoie. Probabilmente, fatto salvo un comportamento sociale più accorto, anche le amiche di allora alla fine la davano volentieri per il proprio piacere e per quello dell'amato complice. Ma nelle pur (talora) licenziose sillogi dei poeti di quei tempi lontani nessuno, nemmeno Cecco Angiolieri, aveva saputo esprimere con tanta placida trasparenza la condivisione amicale del sesso.
mi dà un po' di fica
fradicia bagnata
le basta una leccata
Attendo con trepidazione gli sviluppi della carriera di questo fenomenale teenager in mutande (a vista). Attendo eventuale album, anche se oggi il concetto di album è sorpassato. Attendo esibizioni live e televisive, ammesso che gli si lascino passare certe esplicitazioni. Peraltro, rispetto a molti suoi colleghi che snocciolano maschilismo machista violento e mortificante, Pisciatoio ha una sua dolcezza. Qui c'è amicizia c'è reciprocità, c'è il puro piacere per il piacere.
Certo non tutti hanno la fortuna di frequentare amiche così impudiche ed evolute. Ma noi siamo di un'altra generazione. O forse anche nella nostra le amiche la davano volentieri, solo che noi abbiamo sempre pensato che non ce la dessero.
Carico i commenti... con calma