Finalmente i Pixies.

Il disco del grande ritorno di due anni fa, "Indie Cindy", aveva lasciato pesantemente con l'amaro in bocca. Ok, Kim Deal non era più della partita e sapevamo che tutto non sarebbe stato come prima, ma è inutile nascondere che l'operazione fu un fallimento pressoché totale. Al secondo tentativo, però, tutto torna al proprio posto, e suona che è una meraviglia.

Il nuovo "Head Carrier" segna un importante passaggio di consegne al banco del produttore: non più il fedele Gil Norton, bensì Tom Dalgety, fresco nominato ai BRIT Awards come miglior produttore per l'esordio dei Royal Blood.

Altra fondamentale novità è la prima apparizione a tempo pieno della nuova bassista Paz Lechantin, ex Swan e A Perfect Circle; ed è un ingresso di peso, perché Paz contribuisce con tante armonie vocali, e sopratutto con un pezzo bellissimo (co-scritto e cantato da lei), "All I Think About Now", bellissima "lettera" di ringraziamento a Kim Deal, nonché incredibilmente somigliante (e quindi molto emozionante) al vecchio superclassico "Where Is My Mind?".

Tornando al disco, "Head Carrier" trova finalmente l'equilibrio che mancava all'insufficiente "Indie Cindy". I Pixies finalmente prendono piena coscienza di non essere (e ci mancherebbe altro) più quelli dei primi '90, e sfornano un'opera equilibrata, calibrata, nella quale non si vergognano di mostrarsi più morbidi e delicati, cesellando come fini artigiani bozze di alt rock melodico di altissimo livello, vedi la già citata "All I Think About Now", ma anche "Classic Masher" (splendido l'intreccio tra le voci di Black Francis e Lechantin), "Might As Well Be Gone", il terzo singolo "Tenement Song" (che ricorda vagamente i Death Cab For Cutie di "Crooked Teeth"), "Plaster Of Paris" (tra le migliori dell'album) e la chiusura "All The Saints".

Altrove, non si vergognano certo di estrarre gli artigli: l'opener (e titletrack) sfodera chitarre pesanti e dense, "Ball's Back" è un assalto di grunge urlato che squarcia il disco come una scossa tellurica, mentre gli altri due estratti dall'album agitano le acque ognuno a modo loro: se "Talent" è un pop rock scanzonato dritto per dritto, il lead single "Um Chagga Lagga" è una sfuriata di caos controllato irresistibile.

Finalmente i Pixies confezionano un album compatto, con un'identità precisa e degno di sostenere il peso di "disco del ritorno". Per una band seminale come loro, è sicuramente una vittoria della quale andare fieri.

Brano migliore: "All I Think About Now"

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