Sono le 23:erotti di venerdì sera.

C’ho i piedi come due caciotte e, giusto per insistere con la metafora casearia, le balle come due provoloni.

Settimana dura, altrochè. E l’unica nota positiva è che la prossima sarà probabilmente peggio.

Mentre scrivo, la mia bella è al piano superiore della Bartle magione, intenta in quel processo di strucco che nelle pubblicità avviene in pochi secondi grazie ad un unico dischetto di cotone destinato a pulire ed igienizzare perfettamente pur rimanendo del tutto intonso, ma che nella realtà dura all’incirca come un banchetto nuziale da 16 portate e produce tanti di quei rifiuti da sacco viola da giustificare le dimissioni di 3 assessori all’urbanistica.

In casi come questi, per rilassarmi mi concedo una partita a Spider e, come colonna sonora, lascio che sia Youtube a decidere per me: in pratica, apro la casa pagina del tubo e faccio partire un video a caso tra quelli “consigliati”.

Nove su dieci, mi ritrovo ad ascoltare della roba super finocchia con cantante donna (che sistematicamente si rivela avere i capelli rossi), il pianoforte minimale e le chitarre belle pettinate: sono le stesse volte che mi ritrovo, circa mezz’ora più tardi, in bagno accanto alla mia fidanzata – ancora intenta a struccarsi - a strapparmi i peli del petto con la sua pinzetta per le cuticole e a chiedermi quando ho smesso di essere il Signore del Peccato per trasformarmi in una femminuccia tutta pizzi e merletti.

Stasera no.

Stasera Mister Tubo mi consiglia tale “Usuario(’95), disco d’esordio di tali Planet Hemp, che ovviamente non ho mai sentito in vita mia.

Incuriosito dall’attacco della prima canzone, mi sposto su wikipedia e scopro che ste facce da galera sono un gruppo brasiliano attivo tra il ’95 e il 2001, famosi soprattutto per la militanza, tra le loro fila, del grande Marcelo D2.

Come dite? Chi è Marcelo D2?

Ovviamente sarcazzo. Però ho la sensazione che sia una specie di chimera nata dall’unione carnale consumata in un autogrill sulla Salerno – Belo Horizonte tra la mamma di Jake La Furia e il parrucchiere di Caparezza. Nel senso che da un lato c’ha una cofana che sembra Moira Orfei sotto anfetamine al burro di caritè e dall’altro c’ha una fissa esagerata per la marjuana.

E comunque sto “Usuario” spakka.

Meglio, sono più o meno alla quinta canzone e mi pare molto caruccio: la formula è quella di un rap tiratissimo cantato in portoghese su basi che spaziano dal funk al rock, con qualche capatina nell’hardcore abbastanza spintarello in cui si parla tutto il tempo di ammazzarsi di canne. Col valore aggiunte che questi sanno pure suonare decentemente.

Che poi sto portoghese fa sembrare tutto molto "contro el govierno sentimiento de odio etierno" e robe del genere, tutte molto impegnate. Tipo che c'è questa canzone che si chiama "Porcos Fardados" che per me che non conosco il portoghese potrebbe parlare di qualsiasi cosa, anche di una ricetta sul nodino di maiale farcito al fois gras, ma che ormai sono convintissimo trattarsi di un'invettiva spietatissima ai danni della "puta policia".

Beastie Boys meet Pelè Didì Vavà - Che dobbiamo fare pè campà

Beastie Boys meet Vavà Didì Pelè . Dacci un orecchio che magari te piace pure attè.

Purtroppo non sono riuscito ad ascoltarlo fino alla fine, perchè adesso devo scappare che da sopra mi viene detto che è tardi e che devo spegnere.

Voi, però, non fate come me: ascoltatelo tutto, con attenzione, e poi tornate qui e ditemi se vi è piaciuto.

Ma, soprattutto, se proprio dovete strapparvi i peli del petto, fatelo a mani nude, stringendo tra i denti un laccio di cuoio e usando come analgesico una bottiglia di pessimo whiskey.


Carico i commenti... con calma