L’album che ha posto fine alla cosiddetta ondata nu metal.
Dopo il successo dei primi tre dischi ufficiali, nel 2006 i P.O.D. diedero alle stampe "Testify", aggiornando quanto fatto agli esordi. Le tracce sono a metà tra influssi rap rock e di altri generi, come dimostrato dai singoli "Goodbye for Now" e "Lights Out" e dai brani meno noti "Roots in Stereo", "Sounds Like War", "Mistakes and Glories", "On the Grind" e "Mark My Words!". Le sonorità del disco risentono ancora molto delle difficili connotazioni del cantante e del batterista, divisi tra la presunta fede e le rozze origini suburbane.
Il gruppo ha pubblicato l’album appena in tempo, nel 2020 avrebbe poco senso proporre la formula musicale che li ha resi celebri.
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Altre recensioni
Di Brizz89
La loro musica è alquanto banale, anche se spesso l'interessante connubio tra metal e rap li ha aiutati.
Questo album è solo la ripetizione di quello che i P.O.D. in realtà sono, dei musicisti chiusi in sè stessi, che sanno fare solo quello che hanno già fatto, senza cambiare di una virgola.
