Contrasto, Memorie, Opera Prima, Il colore dei pensieri e Pinocchio. Sono questi i cinque dischi dei 29 di inediti dei Pooh a non essere ancora stati recensiti sul Debasio. E siccome in questi giorni, dal 6 al 12 agosto, passo in rassegna tutta la loro discografia, 345 canzoni in totale, ho deciso di tappare i buchi. Cominciamo quindi da Contrasto. Secondo album uscito due anni dopo Per quelli come noi, fu ritirato dal mercato poche settimane dopo la sua uscita, e ad oggi rappresenta un'autentica rarità. Sono 11 le canzoni presenti. Una buona parte dei testi li scrisse Pantros, ovvero Armando Sciascia, produttore del disco con la sua Vedette. Siamo ancora alla fase in cui cantano solo Roby e Riccardo, Dodi canterà per la prima volta nello stesso anno nel singolo Buonanotte Penny, e Red e Stefano canteranno nella prima metà degli anni '70, quando ormai la formazione si era stabilizzata. Essendo gli anni '60, le canzoni sono tutte brevi, tra i 2 e i 3 minuti di durata, e non oltre. I pezzi rimasti nella memoria collettiva e nelle scalette dei concerti sono la famosissima Piccola Katy, il primo vero successo della band, e In silenzio, che verrà valorizzata nel 1990 con la reinterpretazione di Roby Facchinetti per l'album 25... la nostra storia. Ci sono poi due brani, che saranno manipolati e riproposti con altro titolo: Il buio mi fa paura, proposto anche col titolo Cose di questo mondo, e La leggenda della luna, riproposta nel successivo Memorie col titolo La fata della luna. Si segnala inoltre Contrasto, un brano strumentale che sarà poi rielaborato nel 1973 per la scrittura della seconda parte di Parsifal. In sostanza un disco che prosegue sulla scia del primo, siamo ai Pooh beat. Resteranno così ancora per un album, Memorie, che ora vado a recensire. A questo Contrasto 3 stelle, un voto di mezzo per un disco sicuramente non cattivo ma non ancora espressione della maturità del gruppo.

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