Incredibilmente (giù) mi trovo a rilevare la mancanza di una recensione su questa Opera Prima. Titolo che allude al carattere operistico e sinfonico ma anche al fatto che fu il primo disco di successo dei Pooh, complice anche il cambio di casa discografica, dalla Vedette di Armando Sciascia alla CBS di Giancarlo Lucariello. Il giovane produttore si mise in testa di sottrarre i quattro alla Vedette, dopo averli visti suonare in un locale, e infatti si dovette pagare una penale alla precedente casa discografica. La canzone più famosa del disco, Tanta voglia di lei, uscita alla fine come primo singolo, all'inizio doveva essere rimpiazzata da "Tutto alle tre", ma poi, anche dopo un bizzarro tentativo di scrittura di un altro testo sulla musica, intitolato "La mia croce è lei", Tanta voglia di lei esce finalmente come singolo, il 28 aprile 1971. Ottiene subito un grande successo, piazzandosi secondo al Festivalbar di quell'anno, ma raggiungendo la vetta della hit parade, tanto che viene richiesta anche una versione inglese e una spagnola. A questo punto Giancarlo Lucariello decide di sfruttare la popolarità della band, e mette sul mercato un altro 45 giri, Pensiero, che ottiene un successo ancora maggiore di vendite di Tanta voglia di lei. Pensiero è interpretata da Riccardo Fogli, con Dodi Battaglia all'acustica e l'orchestra a rifinire il brano. Rimarrà fisso nelle scalette dei concerti e rappresenta in definitiva uno dei migliori brani tra i 345 della band. Altro brano rilevante di Opera Prima è A un minuto dall'amore, con un'introduzione strumentale che richiama alla Tosca di Puccini. Un brano che Dodi, dopo quasi cinquant'anni, ha voluto riproporre nel suo Perle Tour. Inoltre si segnala chiaramente la title-track, Opera Prima, un crescendo orchestrale, dove il ritornello viene cantato a quattro voci, ma le strofe vengono divise. Questo modus operandi da questo momento in poi caratterizzerà una buonissima parte delle canzoni dei Pooh. Siamo ancora agli anni in cui è anche Valerio Negrini a cantare (lascerà il posto nello stesso anno al batterista Stefano D'Orazio), e infatti il paroliere, scomparso nel 2013, intepreta Terra desolata, brano ispirato al poema di Thomas Stearns Eliot, ma anche al Mito della caverna di Platone. Dodi, d'altra parte, non viene ancora utilizzato in maniera ampia come virtuoso dello strumento, come farà con Parsifal, anche se ne Il primo e l'ultimo uomo, Dodi sfoggia un lungo assolo elettrico. La già citata Tutto alle tre viene incisa anche in inglese, col titolo The suitcase. Voto 3 stelle e mezzp. Un deciso balzo in avanti rispetto agli inizi acerbi.

Elenco tracce testi e samples

01   Pensiero (03:47)

Non restare chiuso qui
pensiero
riempiti di sole e vai
nel cielo
cerca la sua casa e poi
sul muro
scrivi tutto cio' che sai
che e' vero...

Sono un uomo strano ma
sincero
cerca di spiegarlo a lei
pensiero
quella notte giu' in citta'
non c'ero
male non ne ho fatto mai
davvero

Solo lei nell'anima
e' rimasta lo sai
questo uomo inutile
troppo stanco e' ormai
solo tu pensiero
puoi fuggire se vuoi
la sua pelle morbida
accarezzerai...

C'e' su una montagna il suo
sentiero
vola fino su da lei
pensiero
dal cuscino ascolta il suo
respiro
porta il suo sorriso qui
vicino...

Non restare chiuso qui
pensiero
riempiti di sole e va'
nel cielo
cerca la sua casa e poi
sul muro
scrivi tutto cio' che sai
pensiero

02   Un caffè da Jennifer (04:21)

03   Tutto alle tre (03:27)

04   Terra desolata (02:40)

05   A un minuto dall'amore (03:56)

06   Tanta voglia di lei (04:21)

07   Che favola sei (02:57)

08   Il primo e l'ultimo uomo (03:45)

09   Alle nove in centro (03:26)

10   Opera prima (05:38)

Carico i commenti...  con calma