Vi presento un concerto di 3 anni fa, un evento fondamentale per la mia vita di stoneraro, il concerto a Milano dei Queens Of The Stone Age, dal tour di Songs For The Deaf, un sogno che si avvera.
Raccontandovi preliminari del concerto, si rischia di annegare nel fottio depressivo-maniacale del momento, una sorta di metafora esistenziale del coglione che aspetta, aspetta, aspetta e finalmente...
E finalmente il giorno in questione era arrivato e con un mio amico spartano di nome G., mi sono recato all'evento, in maniera del tutto compiaciuta e rilassata, tipo da clautrofobico panico, di non arrivare, e di non ascoltare e quindi di non godere, una vera apocalisse del senza dio.
Comunque dopo 50 ore di treno, visto che i caramba mi avevano giulato la macchina, sono finalmente arrivato con il mio amico spartalo-siculo, pronto a godere dello spettacolo sonoro, ma ahimé, ecco là apparire all'orizzonte una tonza-patonza dalle siffatte pere, pronta a ubriacarsi con il mio nettare, ma purtrop dopo una mezzora ante concerto passata a parlare con lei, arriva un altro moscone che me la fotte, purtrop...
E vai che mi rimangono i Queens e va che nella vita bisogna sempre accontentarsi...
Inizio del live, primi pezzi tiratissimi per poi arrivare al culmine di Sky Is Falling, una vera baraonda... cazzzzzz
E il finale è una jam session stupefacente, accompagnata successivamente dai pezzi del primo album, fantastico il live, la pogata sotto ritmo del mio amico G., e il mio tentativo di godere in altri modi, insomma tutto perfetto o quasi, a parte le restanti 50 ore di treno.
Bye salutos amigos, a bientot, rigateur,
l'importante è non avere nelle mutande Peppino Di Capri...
Ok amigos, ne valeva la pena di non averlo nelle mutande, sì...
Carico i commenti... con calma