"Mud è la storia del tempo che passa mentre noi rimaniamo impantanati a lasciarci sfuggire attimi preziosi...pensando che la via più semplice sia quella più giusta…credendo di rimanere noi stessi mentre lo specchio ci restituisce altre immagini"

(Cit. Quietflow)

Roby e Carlo sono due miei amici da decenni; musicisti per passione. Innumerevoli i progetti in musica che hanno creato dagli anni novanta in avanti. Non hanno mai avuto barriere, spaziando dal Metal allo Stoner, all'Hardcore-Punk; toccando con questa nuova band un'inaspettata, almeno per me, Elettronica.

Il progetto Quietflow nasce qui in Ossola nel grigio periodo del lockdown. I brani prendono forma a partire dalle prime linee embrionali di basso che vengono successivamente espanse e completate con la batteria ed i synth. Un album ed un Ep già editi; da poche settimane hanno registrato e pubblicato un nuovo singolo "Mud"; da duo sono diventati un trio, aggiungendo in pianta stabile Maury ai synth. Abbandonano il cantato, decidendo di suonare soltanto musica strumentale.

Accattivante il video associato al brano, mixato e masterizzato da Marco Cassone (vi ho già parlato di lui con due recensioni qui sul deb degli Hobos///).

Non sono particolarmente adatto per "raccontare" le sensazioni avute nell'ascolto del singolo: sono sonorità alquanto distanti dai miei gusti. Ed allora ho chiesto aiuto a Zion, molto più a suo agio e conoscitore della materia musicale in questione.

Da un attento ascolto Mud appare come un tentativo tutto sommato riuscito di fondere sonorità elettroniche e un certo Indie/Post-Rock, che ci ha un po' ricordato i Giardini Di Mirò ed i primissimi New Order. Ci sono delle belle variazioni ritmiche (passaggi da tempi dispari a batterie più regolari) e la struttura strizza l'occhio alla forma-canzone (strofa-ritornello-bridge...). Si rifanno alla New-Wave degli anni ottanta, con un'identità più moderna. Crediamo che l'inserimento di una voce avrebbe reso più completo il pezzo, ma questa è soltanto una nostra opinione personale che non va ad intaccare la bontà dei Quietlow.

Ad Maiora.

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