"Mud è la storia del tempo che passa mentre noi rimaniamo impantanati a lasciarci sfuggire attimi preziosi...pensando che la via più semplice sia quella più giusta…credendo di rimanere noi stessi mentre lo specchio ci restituisce altre immagini"
(Cit. Quietflow)
Roby e Carlo sono due miei amici da decenni; musicisti per passione. Innumerevoli i progetti in musica che hanno creato dagli anni novanta in avanti. Non hanno mai avuto barriere, spaziando dal Metal allo Stoner, all'Hardcore-Punk; toccando con questa nuova band un'inaspettata, almeno per me, Elettronica.
Il progetto Quietflow nasce qui in Ossola nel grigio periodo del lockdown. I brani prendono forma a partire dalle prime linee embrionali di basso che vengono successivamente espanse e completate con la batteria ed i synth. Un album ed un Ep già editi; da poche settimane hanno registrato e pubblicato un nuovo singolo "Mud"; da duo sono diventati un trio, aggiungendo in pianta stabile Maury ai synth. Abbandonano il cantato, decidendo di suonare soltanto musica strumentale.
Accattivante il video associato al brano, mixato e masterizzato da Marco Cassone (vi ho già parlato di lui con due recensioni qui sul deb degli Hobos///).
Non sono particolarmente adatto per "raccontare" le sensazioni avute nell'ascolto del singolo: sono sonorità alquanto distanti dai miei gusti. Ed allora ho chiesto aiuto a Zion, molto più a suo agio e conoscitore della materia musicale in questione.
Da un attento ascolto Mud appare come un tentativo tutto sommato riuscito di fondere sonorità elettroniche e un certo Indie/Post-Rock, che ci ha un po' ricordato i Giardini Di Mirò ed i primissimi New Order. Ci sono delle belle variazioni ritmiche (passaggi da tempi dispari a batterie più regolari) e la struttura strizza l'occhio alla forma-canzone (strofa-ritornello-bridge...). Si rifanno alla New-Wave degli anni ottanta, con un'identità più moderna. Crediamo che l'inserimento di una voce avrebbe reso più completo il pezzo, ma questa è soltanto una nostra opinione personale che non va ad intaccare la bontà dei Quietlow.
Ad Maiora.
Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!
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Quindi
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De...Marga...
23 nov 22ZiOn
23 nov 22sfascia carrozze
23 nov 22Se son spine (come si spera), pungeranno.
Pipino
23 nov 22lector
23 nov 22Non sembrano male, gli servono (secondo me) giusto quel paio di idee per non rischiare di scivolare nell'anonimato ma il talento melodico ce l'hanno.
Annette
23 nov 22@[De...Marga...] e @[ZiOn] insieme per recensire un gruppo geograficamente vicino al primo e musicalmente prossimo al secondo. Quindi, in pratica, una band lontanissima da me in ogni senso.
Ad ogni modo, ascolterò! Perché quando mai ricapiterà un tale fenomeno: forse solo quando ZiOn deciderà di recensire un gruppo Grind Death della Napoli "bene" 😉
ZiOn
24 nov 22Annette
24 nov 22Perdonami, sono schiava di un incomprensibile e discutibile umorismo!
ZiOn
24 nov 22sfascia carrozze
24 nov 22ZiOn
24 nov 22Annette
24 nov 22E poi, più bislacche sono meglio è!
sfascia carrozze
24 nov 22Annette
24 nov 22sfascia carrozze
24 nov 22Sfrontata, per givnta!
withor
24 nov 22Almotasim
24 nov 22vibration
24 nov 22hjhhjij
24 nov 22sfascia carrozze
24 nov 22ZiOn
24 nov 22hjhhjij
24 nov 22ZiOn
24 nov 22hjhhjij
24 nov 22ZiOn
24 nov 22IlConte
25 nov 22