L'insulto finale.
- Nella sua musica (musica?), signor Moore si possono chiaramente distinguere trasmissioni FM rubate dall'etere e trasportate su questo lurido supporto, mi sbaglio?
- Etere? Il diabolico etere? mai fatto uso di etere in vita mia.
Stevie Moore è un pericoloso pazzo. Ogni disco una mina vagante. Ogni canzone un potenziale pericolo per TUTTI coloro i quali si prodigano (invano) nell'arte della canzonetta.
Signori della Giuria, quest'uomo è colpevole e va condannato. Va condannato per "Explanation of the Artist" dove orina a microfoni aperti, va condannato per "California Rhythm" che sobilla ed incita alla ubriachezza complusiva di gruppo reiterata, alla orgia di allegrezza, alla sbronza di gas esilarante, all'uso di automobili veloci, al fuzz sbagliato e all'allagamento perpetuo di bagni strade e case con palloncini colorati e insensatezze minacciose tipo bolle di sapone o coriandoli e vilipende, mediante l'uso storpiato della citazione e del cut up, tutta la produzione di musica leggera del paese.
Va condannato invero, per un uso del formato pop di natura evidentemente criminale, con riverberi e svirgolate illegali, con quei salti di stereofonia che fanno assomigliare innocui stornelli Wilsoniani a subdole dichiarazioni di guerra, per l'uso massiccio di satanismo occulto e tranquillanti: quest'uomo e queste canzoni non possono essere fatte ascoltare ai nostri figli: sentite per esempio "I've Begun to Fall" e capirete cosa vado dicendo; per non parlare di "The Spot" che è la pubblicità di una banca suonata con i sintetizzatori degli Ashra Tempel. Che dire di "She Don't Know What To DoWith Herself" che è l'ultima offesa, la pernacchia finale al glam rock, al rock e ai valori musicali che costutiscono la decenza nazionale.
Non vi parlerò neppure a lungo del colpo di stato tentato di "I Want You in My Life" che è una calunnia aggravata ed una illegittima parodia della West Coast wave.
Suonare il Pop come uno scienziato pazzo non è permesso: mescolare questi ingredienti è severamente vietato dal Beach Boys Act. Non se lo ricorda mr. Moore?
E' vietato, si legge ancora, utilizzare lo studio di registrazione come fosse una stanza delle torture, usare nastri al contrario, servirsi di ritornelli che nella perfezione angelica che propongono offendono l'uditore riverberando impazziti su tempeste chitarristiche dal sopito impeto di natura evidentemente drogata: sentite per avere un'idea, il dialogo di "The Lariat Wressed Posing Hour" e sarete mentalmente rapiti da una certa abduzione subsensoriale extraterrena e di lì trasportati con coatto rabbioso livore in un mondo (stra Nda)fatto di Talk Show allucinati, come se Holliwood fosse in mano a menti perdute e Spiro Agnew fosse vilipeso alla fine e costretto a bere Shyraz da una fontana perpetua.
Se "I Wish I Could Sing" fosse stata suonata da chiunque altro nessun problema. Ma perchè tutto quel Wah come uno strato denso di strepitante allegria su di una lirica depressa? E perchè l'uso scomposto di trombe sintetiche? Quale complusivo individuo potrebbe inventare quel pa-pa-pa al rallentatore? Chi sarebbe così pazzo da scrivere canzoni radiofoniche e poi stuprarle con questa bassa qualità, con questi dialoghi senza senso, con tutto questo pathos di chitarre arpeggiate e scordate sbagliate, finite?
Signori, vi chiedo di condannare l'autore della diabolica "Showing Shadow" per oltraggio al canzoniere degli Stati uniti d'America (uhuhuuhuhuhuhu da pelle d'oca, mi ricordo, disse un teste, che Moore costrinse Todd Rundgren a bere un bidone intero di Destrometorfano e a mutilarsi sbattendo le sue canzoni contro un muro, drogate di flanger e di innaturali eco. Il Rundgren dichiarò di dovere molto a Moore nonostante non condividesse l'approccio anarchico del Moore.)
Cosa significano quelle voci? si tratta chiaramente di messaggi subliminali che inneggiano all'anarchia individuale, alla libertà, al prodigio autarchico dello studiolo per incidere, inneggiano in ultima istanza allo shoegazing relazionale, a chiudersi, non collaborare, a fare dischi e a non venderli, a costruirsi una vita da loner e tutto questo, buon dio, è contrario agli ideali di Philadelphia che portarono a fare questo paese.
E se tutta questa evidenza non è fosse ancora sufficiente, allora vi basterà ascoltare "I Not Listening", il suo solo infinito e la sua brusca interruzione data da quella voce mostruosa, forse appartenente ad un entità aliena con cui Moore è sicuramente in contatto e capirete subito perchè quest'uomo costituisce da libero un serio problema per la sicurezza nazionale.
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