È il 15 giugno ore 9.50. Vi racconto la storia della mia vita. Scherzo non vi preoccupate, volevo solo farvi spalancare gli occhi per un attimo. Da qualche ora convivo con il malessere e con la rabbia di chi si è accorto che della vita ancora non ci ha capito niente nonostante l'età matura; spesso mi accorgo come l'essere umano, seppur forte ed equilibrato (non sempre), sia al contempo dannatamente debole e fragile che basta poco a spezzarlo come una sottile lastra di ghiaccio frantumata da una ventata gelida; tutto ciò lo dico e lo penso visto che è sulla mia pelle che sperimento tutte queste sensazioni, che da sensazioni diventano pensieri e da pensieri stati d'animo che ti logorano lo stomaco e ti lasciano senza fiato. Ma mi chiedo sempre se ce la farò a superare questi momenti, e quasi sempre ce la faccio.

Il risveglio di stamani non poteva che essere accompagnato da questo ep che ho comprato (stranamente) un mesetto fa, e che per l'appunto non avevo apprezzato sino ad oggi; ma da ora lo sento "mio", e tutto ciò è dovuto al fatto che Yorke e C. sono gli unici che riescono a farmi riflettere su quanto vi ho scritto nelle precedenti righe.

Si tratta di un ep pubblicato solo in Giappone ma di facile reperibilità anche qua da noi (internet o come import); breve raccolta di 10 pezzi tra cui un pezzo live, lati b, remixes e rarità.
Si parte con una versione live di "2+2=5" che non aggiunge nulla di nuovo seppur ben registrata, per poi spaziare tra elettronica pura e melodia visionaria alla maniera del nostro combo ingelese. I remixes e la sperimentazione si fanno sentire ed il loro intento è quello di gettare luce sugli angoli nascosti della musica dei Radiohead (a mio parere ancora tanti).

"Myxomatosis" (Cristian Vogel RMX) completamente destrutturata-spogliata di ogni sfumatura melodica, minimalista e accompagnata dalla voce schizofrenica di Yorke (bellissima) oppure "Paperbag Writer" sorretta da ritmi beat e un giro di basso quasi tek-house, per finire col già noto remix di Four Tet "Skttrbrain" che riesce a pieno nell'intento di fondere il calore umano con la freddezza delle macchine.
I momenti più toccanti si raggiungono però nei pezzi come "Fog" registrata dal vivo, due minuti di piano e voce assolutamente indescrivibili così come altrettanto lineari e semplici ma sempre all'altezza sono i b-side di "Go To Sleep", "I Am a Wicked Child", l`acustica "Gagging Order" e la strumentale "I Am Citizen Insane", perle assolute come "I Will (Los Angeles Version)" che rimane forse la traccia migliore dell'ep, anche se non aggiunge molto alla versione originale.

36 minuti di viaggio nelle viscere dell'uomo attorcigliate dal malessere profondo e dalla noia giornaliera. Una dispensa ad Hail To The Thief, valida e sconvolgente. Un'esperienza breve ma intensa; ecco come descriverei questo ep.
Adesso sarò bollato come un depresso che ascolta e recensisce musica suonata da depressi e per depressi, ma a me non importa, quantomeno ho il coraggio di mettere a nudo il mio stato d'animo; non per puro esibizionismo ma soltanto per spartire con tutti voi sia le gioie che i dolori, per rendervi partecipi delle mie debolezze come delle vostre.
Ma noi debaseriani/e siamo tipi tosti, che riescono sempre ad uscir fuori dalle situazioni più controverse. Mi sono stancato di dover sempre sentire dire "non comprarlo il cd dei Radiohead, è il solito disco depresso e stonato e tu sei come loro" il che è buffo perchè mi verrebbe subito da mandarli a farsi fottere, più che dirgli che io li amo lo stesso.

I travelled all over the world. I stayed in the best hotels, visited the best beaches and had access to beautiful women, champagne and caviar. NO I DON'T REGRET A MINUTE OF IT.

Un saluto a tutti voi e compratelo l'ep non date retta alle chiacchiere degli stupidi.

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