Uno dei punti forti di questo fantastico gruppo è, appunto, il live. Il live di Glastonbury dimostra, ancora una volta, la capacità di questi musicisti (termine in questo caso azzeccatissimo) di proporre in salsa live tutti i loro successi, e di muoversi attraverso vari strumenti. Passando al concerto, una folla numerosissima saluta l'arrivo dei 5 di Ofxord, che, come sempre dimostrano di essere in forma sin dalle prime battute.

Si parte con There There e possiamo notare che dietro alle pelli, oltre a Phil Selway, troviamo i due chitarristi Jonny Greenwood e Ed O'Brian. Alla chitarra c'è il solo Thom Yorke che canta da dio muovendosi tra un cantato a volte "schizzato" a volte sognante, altre volte deprimente. La folla numerosa sembra gradire e subito si passa a un'esplosiva 2+2=5, ovvero uno dei brani più belli e fantastici del repertorio... il finale è ancora più scoppiettante e travolgente della versione in studio e scatta il pogo generale. Un tuffo nel passato poi, i 5 ci propongono Lucky... è uno dei momenti più intensi e struggenti del concerto... il pubblico, travolto dall'ondata di bellezza e di poesia, si lascia andare e tutti sono con le mani per aria e gli accendini accesi... grande momento. Tocca poi a The Nathional Anthem e qui Jonny Greenwood lascia la chitarra per dedicarsi a altri strumenti per rendere questo brano più "elettronico" possibile. Thom salta, canta, e non so perchè ma mi ricorda il Bono Vox del ZooTv tour. Peccato che non ci siano le trombe e tromboni come nella versione in studio, il brano ne perde un po' e, quasi per farsi perdonare di questa mancanza, i Radiohead ci propongono una chicca: Talk Show Host, una b-side che il pubblico dimostra comunque di conoscere.

Si torna ai vari mix e computer per Where I End And You Begin, qui in versione un pò differente rispetto a quella in studio, tuttavia accettabile e sorprendente! Facciamo poi qualche passo indietro per Climbing Up The Walls suonata divinamente, come sempre. The Gloaming viene anch'essa presentata in una versione differente rispetto al cd Hail To The Thief, ma anche questo nuovo "esperimento" si dimostra quantomai azzeccato, anche il bassista qui si divide tra il basso e una tastiera, mentre i due chitarristi lavorano per l'elettronica.

Un altro momento intensissimo del concerto è, senza ombra di dubbio, No Surprises, seguita poi da Fake Plastic Trees (peccato che le canzoni di The Bends dal vivo siano sempre troppo poche!). Thom poi lascia la chitarra per andare al pianoforte per intonare Sit Down. Stand Up altro pezzo che nel finale esplode, così come esplode il cantato e il corpo di Thom Yorke che, come sempre, si lascia andare alla musica e alla follia che questa trascina con sé. Tocca poi a Go To Sleep suonata magistralmente. Sail To The Moon è un altro momento intensissimo del concerto con un Thom che non sbaglia una nota e tocca gli acuti con grandissima disinvoltura... davvero una voce straordinaria!
"This is Paranoid Android!" dice Thom con una voce da alieno e la folla eplode in un urlo di gioia! La versione qui proposta è qualcosa come sempre di grandioso, di potente, di epico con in pubblico che intona ogni singola parola. La band poi lascia le chitarre per regalare ai propri fan qualcosa tratto da Kid A, Jonny e Ed si dedicano quindi a modellare, impastare e stravolgere la voce di Thom in Idioteque e nella finale Everything In Its Right Place, attraverso pc, mixer e quant'altro! Il gruppo poi esce, per regalarci un primo bis con Just e Karma Police, riabbandona il pubblico per ritornare e dare la buonanotte ai numerosissimi fans con Street Spirit, anche qui, nonostante quasi 20 canzoni, la voce di Thom sembra non risentire della stanchezza e dello stress... il concerto quindi si chiude in questa maniera... così dolce e amara allo stesso tempo.

Ho letto da qualche parte che i Radiohead sono oggi quello che i Pink Floyd erano nei '70 e non posso che essere d'accordo.... Fanno una musica che è solo loro, suonano parecchi strumenti e lo fanno sempre alla grande, sperimentano sperimentano e ancora sperimentano e il pubblico li ama per questo.

Grandissimi.

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