Questa ultima perla regalataci dai "quattro dell'oca selvaggia", non ha soddisfatto pienamente le aspettative di tutti i fans di vecchia data, dato che se nel primo cd avevano prediletto il "metal" e nel secondo il "rap" (con le dovute eccezioni di "Bullet In The Head", "Snake Charmer"...), con questo tracciano una via di mezzo che "accontenta" tutti e nessuno.

Si possono addirittura trovare recensioni che lo individuano come una ricerca di avvicinamento al mainstream, data la chiara mancanza di "istintività" che lascia spazio ad un calcolo più accurato del suono.
Secondo me (in base alle interviste a Zack che ho letto) questa mancanza può essere letta diversamente.

Bisogna sempre tenere conto che Zack è uno dei pochi veramente impegnati politicamente, che ha sempre dichiarato che il suo scopo principale era far sapere al mondo quello che aveva da dire, e che quindi dopo due grandi successi sapeva di avere un "potenziale di fuoco" maggiorato rispetto ai precedenti.
Perciò a mio parere questa è stata la mossa "commercialmente politica" più azzeccata della storia della musica, diciamo un "cavallo di troia" per la Billboard (nel senso buono).
Ad un primo ascolto "Guerrilla Radio" non mi ha fatto subito pensare alla grande conferma dei RATM, e "Sleep Now In The Fire" mi aveva fatto proprio pena. Mi sono ricreduto al 70% dopo aver letto i testi, ed al 100% dopo aver visto i video (S.N.I.T.F. soprattutto).

Nelle 12 traccie uscite nel '99 si trovano pezzi più "faciloni" come i sopraccitati e "Mic Check", in cui Tom mette quel tocco di melodia in più "ripulendo" quanto basta le sue distorsioni, e Zack scandendo di più le parole e decelerando l'esecuzione. Ma non mancano i "veri" rage con "War Within a Breath", "Born Of A Broken Man" e "Ashes in The Fall".

Il "marchio di fabbrica" rimane quello che li ha portati in alto, ma in 7 anni di successo è anche normale una maturazione, insomma la voglia di distruggere rimane, solo che si ragiona un po' di più; diciamo che se prima inneggiavano spudoramente all'uso del kerosene per estinguere i mali, ora ci spiegano meglio come loro vedono il mondo, e l'uso del kerosene è sottointeso.
Il risultato finale è che questa volta i rabbiosi attaccano la macchina con il sorriso sulla faccia, sfruttano i media più ampiamente, e a chi li dice venduti rispondono chiudendo Wall Street con 2 ore di anticipo.

Con questa ultima opera, pur rimanendo dell'idea che "Evil Empire" è il loro capolavoro, è aumentata la mia stima per Zack, (e voto centrodestra, eh!) che poi ha avuto un'ulteriore impennata con il pezzo fatto da lui con Dj Shadow, contro la guerra in Iraq, scaricabile gratuitamente dal suo sito internet.

Mi sono chiesto per un po' come mai Zack avesse mollato tutto, poi ho visto un batterista che butta via la sua mitica canottiera nera con stella rossa (e ribadisco che sono imparziale dato che voto centrodestra), per mettere in mostra il fisico, un bassista che si fa le treccie à la Anna dai capelli rossi, ed un chitarrista che da "cartellone di incitamento alla rivolta ambulante" (vedi le scritte su cappelli e magliette con cui si presentava sul palco), si trasforma in "pirlone" con tanto di basco scamosciato, e la mia domanda ha avuto una risposta estremamente esauriente.

Zack ha sempre detto che i RATM non sono un gruppo musicale, sono i RAGE AGAINST THE MACHINE, e la musica è in secondo piano.

Standin' in line, believen the lies, you bowin' down to tha flag... you got a bullet in yah head.

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