Fine anni Settanta: si sentiva proprio la necessità di un forte vento di cambiamento nel campo musicale, specialmente nel rock, ma nessuno a quell'epoca si sarebbe aspettato un tale risultato, un genere che nel tempo si sarebbe evoluto, anche se in peggio (specialmente nel nuovo millennio), ma che ha vissuto i suoi anni di gloria con dignità grazie a storici gruppi che hanno contribuito a maturare questo genere fino a farlo diventare una vera e propria moda.

Tra questi importanti e storici gruppi che hanno contribuito alla nascita del punk non possono assolutamente mancare i Ramones: una band quasi uscita da un fumetto, quattro ragazzi dall'aspetto teppista con giubba di pelle e jeans trasandati. Non mi fermerò qui a dire che i Ramones sono la migliore punk rock band della storia, ma sicuramente sono il simbolo per eccellenza del genere, o meglio il complesso che più incarna lo spirito ribelle del punk.

Le loro canzoni sono una fusione di un surf rock'n'roll veloce e distorto, canzoni molto simili tra loro e di breve durata ma che difficilmente annoiano l'ascoltatore. Con questo album (stavolta eviterò la solita tracklist) i Ramones hanno segnato il loro arrivo nelle scene musicali, un anno prima dell'arrivo dei Sex Pistols, dei Clash e del padrino del genere che è quel genio di Iggy Pop. Come lavoro d'esordio la band promette bene con un album, anche se dopo un po' ripetitivo, molto potente e che contiene alcune delle più importanti canzoni del complesso che sono diventate già storia (cito "Blitzkrieg Bop", la loro canzone-inno, la scatenata "Judy Is A Punk", la divertente "Beat On The Brat", la romantica "I Wanna Be Your Boyfriend", perfetta dedica per una ragazza, e perfino la controversa "Now I Wanna Sniff Some Glue", insomma importanti e grandi classici).

Inutile dire altro sul resto dell'album che io ritengo un ottimo lavoro, anche se in futuro la band maturerà sempre di più regalandoci altrettanti grandi album come "Leave Home", "Rocket To Russia" e il maturo "End Of The Century" (dove i Ramones danno il meglio di loro, ma questa è un'altra storia).

Un album di grande rilievo e importanza che almeno tutti gli amanti folli di questo genere dovrebbero avere nella loro collezione. Infine concludo con lo storico slogan della band: "Hey Oh Let's Go!".

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