'Wiped Out' ovvero in sintesi del come la colladautassima e pazzoide miscela esplosiva composta dal devastante ed "agitato" trio inglese dei fratelli Gallagher continui a colpire dritta i vostri timpani senza un attimo di tregua, smuovendovi irrefrenabilmente.
L'energia e l'adrenalina che scorrono impetuosi dai riffettoni robusti che Mark Gallagher ad arte riversa uno dopo l'altro creando un unicum invidiabile con la sezione ritmica del fratello John e Rob e la voce stridula e possente dello stesso John rappresentano il marchio di fabbrica Raven, confortate da una genuinità e sincerità senza tempo. Infatti, nonostante siano passati ormai ben 25 anni dall'uscita di questa seconda fatica, tutto di questa mostruosa creatura è ancora terribilmente potente e sinceramente nell'ascoltare il platter non avrete esitazione alcuna nell'ammetterlo anche voi e stupiti vi troverete ad argomentare su come sia umanamente possibile che un trio sprigioni così tanta vitalità.
Il lavoro granitico svolto da Wacko in 'Wiped Out' cementa ancora più le idee dei fratelli Gallagher e anzi direi di pari passo ne affianca l'evoluzione e la netta crescita creativa-distruttiva. L'impressione è infatti che le soluzioni melodiche siano più ragionate rispetto a quell'exploit di spontaneità ed espressione di indole pazzoide che era stato 'Rock Until You Drop', provando a controllare i loro "bollenti spiriti", sebbene ciò nulla tolga all'impatto emozionale della loro proposta, che continua a travolgere come un fiume in piena. La summa di ciò è sicuramente in "To The Limit/To The Top", a ragione considerato classico del metal: granitica dilatazione del riff d'apertura che lascia posto a più riprese ad arrangiamenti melodici puliti, delicati e d'atmosfera.
L'iniziale quaterna ("Faster Than The Speed Of Light", "Bring The Hammer Down", "Fire Power" e "Read All About It") è un'autentica mazzata sulle gengive, che ha l'unico intento di stordirvi, colpirvi senza pietà, sparando schegge di elettricità e di follia, essenza del vero rock, quello più sporco e duro. L'impressionante serie di riff assassini e frenetici (interessanti quelli su "Live At The Inferno" e "Star War") che a volte assumono l'aspetto di vere taglienti cavalcate metal antelitteram (come nella già citate "Bring The Hammer Down" e "Fire Power" e in "UXB" e "Chainsaw") anche in questa occasione interrotti dalla solita boccata di ossigeno prima di tornare a pogare (la strumentale "20,21") sorretti dall'incessante e puntuale lavoro di Wacko dietro le pelli contribuiscono a irrobustire l'anfetaminico rawsound Raven reso ancora più fottutamente cazzuto dalla solita allucinata serie di vocalizzi nervosi e schizzati di John e da alcune trovate geniali (vedi il finale della stessa "Chainsaw").
Prima di congedarmi da voi un piccolo modestissimo consiglio: alzate il volume a volumi spropositati per farvi saltare bene le meningi e godrete come maiali!!!
"Attention! Attention! The area is not completely safe "...
See Ya!
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