Dal 2000 ad oggi, sembra quasi inevitabile notare un calo nella qualità delle produzioni rap, sia straniere che nostrane. Il livello delle uscite, oltre ad essere diminuito da un punto di vista quantitativo, pare avere pesantemente risentito dell'influenza dei media, artisti che un tempo si distinguevano per le loro capacità ed un attitudine "hardcore" pubblicano dischi scialbi e senza mordente, e i vecchi rapfanatici di lunga data (compreso il sottoscritto) cominciano a rituffarsi nel passato glorioso, per cancellare in parte i dispiaceri provenienti dallo squallore-rap attuale.

Un bel casino, direte voi.
Certo, quando capita di ascoltare un album come "The Feeling Of Now LP" dei Raw Produce, la delusione e l'abbattimento sembrano sparire, e pare quasi di riconciliarsi con quello spirito originario, per molti andato perso. Pitch e Cadence, due mc e produttori provenienti, rispettivamente, da Cambridge e dalla Grande Mela, giungono da una lunga gavetta che, dall'inizio della passata decade, li ha portati addirittura ad aprire i live di artisti del calibro di De La Soul e Black Sheep.
Frequentatori assidui della scena hip hop bostoniana, i due, dopo alcuni singoli, un ottimo disco solista di Cadence ed un EP contenente remix e b-sides, nell'anno appena trascorso realizzano finalmente il loro debutto, "The Feeling Of Now LP" (Landspeed, 2004), un lavoro splendido ed intrigante, lontano anni luce, per qualità e stile, dalle produzioni rap attuali.

Nelle 24 tracce del disco (comprensive dei singoli precedentemente pubblicati dal duo, Cycles e Weight Of The World, e di due notevoli b-sides, Step Inside The Lab e Up All Night) non c'è certo spazio per boom-cha rimbalzosi e sintetizzatori all ultimo grido, la ricetta utilizzata dai Raw Produce è senza dubbio diversa e più genuina: flow musicali e non eccessivamente intricati, testi intimi e delicati, sonorità jazzy e morbide mai eccessivamente dure, pochi e fidati ospiti che impreziosiscono il tutto (Esoteric, Akrobatik, il geniale Mr. Lif). Risultato scontato: passaggio totalmente in sordina e disco finito ben presto nel dimenticatoio.

Tuttavia all'ascolto di brani come Decomposure, dall'introduzione jazz-ambient che sfuma in un coinvolgente campione di vibrafono, l'ironica The Wack MC (una vera e propria Sucka Nigga dei giorni nostri), la riflessiva e cupa Grey Skies (bellissimo il ritornello scratchato, "a rainy day will make no sunshine...", e la magnifica atmosfera "aerea" creata dai nostri), Metastasis, con le commoventi liriche di Cadence dedicate alla madre scompara, oppure la magnifica I Am Myself ed il suo incantevole loop di piano, risulta quasi d'obbligo chiedersi il motivo per cui dischi come questo siano puntualmente ignorati da un mercato musicale che, ormai, al di là del rap, sembra quasi non sapere più cosa volere.

Le risposte a queste domande le lasciamo ad altra sede, per il momento basta consigliare l'acquisto di un capolavoro come "The Feeling Of Now LP" e riconciliarsi con la vera musica, quella lontana dai club di tendenza, ma, a conti fatti, molto più vicina alla nostra anima.

Keep it tryin'!

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