Quali sono gli "Intenti Malefici" di quest' album? Basta guardare la front cover raffigurante una "Lady In Black" che affila il rasoio su una mola ("Grindstone", titolo di una song), somigliante senz'altro a quella dell'officina dove saldava Rock'n'Rolf su "Gates To Purgatory", esordio dei Running Wild.
Ma non scherziamo troppo, in fondo i Razor meritano un pochino di rispetto: questo è il terzo album Thrash che pubblicano nel giro di un anno, ed esce nel periodo di sua maestà "Reign In Blood". Clone ? Fotocopia sbiadita ? Parente lontano? Niente di tutto questo, purtroppo. Tutte le caratteristiche di "Evil Invaders" vengono mantenute ad esclusione del suono che è leggermente meno grezzo, a voler fare i bizantini, ma in compenso la velocità del drummer è più sostenuta, al servizio tuttavia di fraseggi inappetibili. A sorprendere sono le pazzesche urla di "Sheepdog" per tutto il corso dell'album, una sirena impazzita che snocciola testi subdoli e ferini in una giungla di luoghi comuni.
L'opener "Tear Me To Pieces" inizia con l'urlo di Stace McLaren che prelude alla solità velocità batteristica e all' ordinario ronzare degli strumenti a corda, anche se ci sono minuscole varianti che si notano con la lente di ingrandimento : suono meno tumultuoso, assoli brevi e svogliati più qualche rullata diversificata. "Rebel Onslaught" parte con un riff già sentito e prosegue con forza fino al capolavorino del disco, la celeberrima "A.O.D.", acronimo che sta per "Angel Of Death". E qui gatta ci cova. Hanno copiato il gruppo statunitense, è puro caso, o addirittura la band californiana copia i Razor ? Sembra che il testi parli della stessa persona. Ad ogni modo questo pezzo contiene i due solos più commestibili del disco e l'urlo finale di Stace è disumano. "Challenge The Eagles invece ha un riff così fellone da far innervosire anche un plantigrado in letargo. C'è spazio per il testo assurdo di "Stand Before The Kings", una specie di omaggio stanco ai Judas Priest di "Steeler" nella parte centrale di chitarre notturne e per un altro proclama metal up your ass, dal titolo "High Speed Metal" che va aggiungersi a "Hot Metal" dal primo LP, a "Thrashdance" dal secondo full-lenght unitamente a " Speed Merchants" insomma una macedonia di titoli ad hoc, per autocelebrarsi quali Thrashers veraci.
Finiamo in bellezza con un altro acronimo "K.M.A." che sta per Kiss My Ass verso ripetuto da tutto il gruppo in coro mentre M-BRO fa gazzarra con tutti i piatti della batteria. E qui si chiude l'avventura dei Razor con la label Attic che scaricherà il complesso date le vendite inesistenti. Cosa non ha funzionato ? Molte cose: dalla pochezza compositiva all'immagine svaccata troppo celebrata, dalle copertine insipide al suono matusalemme. Riemrgeranno un anno più tardi con l'autofinanziato "Custom Killing", più complesso come songwriting e orientato verso l'hardcore, ma totalmente disastroso.
Mi piego ma non mi spezzo. Recensito per completezza.
Elenco tracce testi e video
07 A.O.D. (02:57)
Corruption of the innocent, in battles of the past
Revolves around an incident, in which the mold was cast
A case of taking orders, a madman in command
Thousands upon thousands destroyed by his own hand
KILL: they're sent to die
KILL: no reason why
KILL: but who's to blame
KILL: who'll face the shame
He's somewhere in hiding, his fate they're deciding
For years they've been hunting him down
A forty year void, yet they want him destroyed
The Angel Of Death can't be found
Relies upon his allies to keep him safe and sound
In some foreign country, there's rumour he's been found
They send special forces to grab him if they can
Their plot has been discovered, he's escaped again
Wanted for his war crimes by descendents of the dead
Never ending search, high price on his head
A weak and aging demon, he's only skin and bone
But those who carry grudges
Won't leave him alone
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