"Ridatemi i congiuntivi/Le doppie, l'educazione/Ridatemi a viva forza/La pulizia, la pulizia dal cerone".

 Questa volta si fa tutto in casa, con la sua etichetta Mitteleurock Production.

Dopo dieci anni dall'ultimo album, Gino D'Eliso torna con 'Ridatemi i congiuntivi', un lavoro che unisce musica e cultura. L'album, prodotto in autonomia, riflette sull'identità linguistica, culturale e personale e trae ispirazione da opere storiche e letterarie. Le canzoni spaziano dal folk-rock a brani autobiografici, con arrangiamenti che richiamano anche influenze mediorientali. Un progetto lento e meditato che ricorda il cantautorato riflessivo di Gianmaria Testa. Scopri l'ultimo album di Gino D'Eliso e immergiti in un viaggio di musica e cultura!

 “In un mondo distopico la desertificazione ha portato a creare appunto l’acqua artificiale, che però non placa la sete.”

 “Un clone libero è un manifesto del lavoro, e della libertà, anche se rimane solo un gatto spelacchiato da accarezzare...”

Mauro Pelosi, cantautore romano classe ’49, torna dopo 40 anni con l’album Acqua sintetica, un concept oscuro e pop rock ambientato in un futuro distopico. L’album racconta la storia di un clone umano che deve confrontarsi con un mondo arido e devastato, esplorando temi di amore, coscienza e libertà. La musica evoca atmosfere anni ’70 con una voce che ricorda Facchinetti e Battisti. Un ritorno atteso e ben accolto, con sonorità intense e testi profondi. Scopri l’emozionante ritorno di Mauro Pelosi con Acqua sintetica, un album da non perdere!

 Un vero peccato, a fronte della mimetica interpretazione di Kristen Stewart.

 Quando la cinepresa inquadrava Jean Seberg, era come se un raggio di sole squarciasse la scena.

Il film 'Seberg', diretto da Benedict Andrews, racconta la vita tragica dell'attrice e musa della Nouvelle Vague, Jean Seberg. L'opera mette in luce il suo impegno politico a favore dei diritti civili e l’ossessivo controllo dell'FBI, ma rimane un ritratto superficiale e romanzato. Kristen Stewart offre una performance intensa, anche se il film non approfondisce pienamente la complessità della protagonista. Nonostante tutto, è un invito a riscoprire l'eredità di una donna sfortunata e talentuosa. Scopri la storia di Jean Seberg e il film che ne racconta la vita controversa.

 "Quello prodotto e suonato da Gino D'Eliso è un grande ritorno alla discografia attiva nonché uno dei migliori lavori cantautorali del decennio."

 "La title-track è un omaggio ai Balcani, che fanno rima con 'persiani'. Sembra di ascoltare un frammisto di Bowie e Battiato, con un pizzico di Springsteen."

Gino D'Eliso torna dopo 18 anni con Europa Hotel, un album ispirato ai Balcani e alle guerre jugoslave. Le canzoni fondono testi curati e sonorità eclettiche, tra glam-rock e musica da teatro. Il disco è considerato un grande ritorno per il cantautore, con brani che ricordano artisti come Bowie, Battiato e Springsteen. Europa Hotel rappresenta uno dei migliori lavori italiani del decennio, molto lontano dalle produzioni commerciali. Scopri Europa Hotel, il grande ritorno di Gino D'Eliso, e immergiti nei suoi testi intensi e sonorità uniche.

 Tutti i loro album sono formati da 2 o 3 canzoni belline, il resto sono solamente dei riempitivi messi lì solo per dire.

 Non un lavoro ragionato, ma solo un tentativo di scrivere qualcosa di memorabile senza delle idee di base.

La recensione valuta l'album 'Per La Contea' degli Hobbit come il migliore della band, nonostante un profondo senso di mediocrità musicale. Pur apprezzando alcune tracce e la costanza della band nel pubblico alternative rock, il recensore sottolinea la mancanza di brani davvero memorabili e idee originali. Il disco è caratterizzato da uno stile rock con chitarre pulite e tematiche ispirate a Tolkien, ma resta un lavoro poco ragionato e convenzionale. Scopri se l'album degli Hobbit è davvero all'altezza delle aspettative, leggi la recensione completa!

 "Parlare di Musica è come ballare di architettura"

 "La storia dell’Arte moderna è una questione di copertine – canale altamente navigabile che diventa un’autentica corsia preferenziale"

La recensione elogia 'Dischi da correre' di Stefano Causa, un volume originale che esplora la musica pop attraverso lo studio delle copertine dei dischi. L'autore intreccia arte, cultura e vita personale in un racconto coinvolgente e ironico. Il testo si distingue per la profondità di analisi e per l'approccio innovativo, lontano dai soliti manuali critici. È un invito a riscoprire la musica e la cultura con uno sguardo fresco e divertente. Scopri un modo nuovo di leggere la musica: leggi 'Dischi da correre' di Stefano Causa!

 Il caos qui non è biografico e lirico, ma si riversa anche nel cuore di Perfect Savoirs.

 Un grosso frullatore fatto di distorsioni, tempi dispari e finanche gentilezze che richiede qualche ascolto prima di essere digerito per bene.

The Armed si confermano un supergruppo punk dal Michigan con un alone di mistero che avvolge la loro identità. Perfect Saviors presenta un mix sonoro complesso e variegato, unendo post-hardcore, math-rock ed elettronica. Tra brani intensi e momenti melodici, l'album si mostra come una tempesta punk futurista che richiede più ascolti per essere apprezzata appieno. Le collaborazioni di rilievo e la loro spavalderia contribuiscono a rendere l'album un'esperienza originale e avvincente. Ascolta Perfect Saviors per un viaggio punk tra caos e melodie futuriste.

 Gino D'Eliso diventa "il sovrano del rock mitteleuropeo".

 L'album è stato suonato "a mò di jam session" in un clima festoso.

L'album 'Santi & Eroi' di Gino D'Eliso rappresenta un raffinato esempio di rock mitteleuropeo degli anni '70. Con musicisti di punta della scena milanese, l'opera mescola atmosfere balcaniche e influenze di cantautori come Ivan Graziani. L'album si distingue per un sound fresco e ironico, capace di definire un'identità musicale propria dell'artista. Segna un momento importante nella sua carriera, con tracce memorabili come 'Come sempre primavera'. Ascolta 'Santi & Eroi' e scopri il rock mitteleuropeo di Gino D'Eliso!

 Louis Tillett, lupo solitario della scena indipendente di Sydney, è stato fonte di ispirazione per molti di noi.

 Parlare in prima persona rende questa canzone molto più potente.

La recensione celebra Louis Tillett, simbolo del rock australiano e raffinato pianista, attraverso l'analisi del suo secondo album 'A Cast of Aspersions'. Mescolando swamp-blues, jazz e rock, il disco racconta storie intense e socialmente consapevoli, evidenziando la profondità compositiva e vocale dell'artista. Un omaggio a un musicista pioniere e ispiratore di diverse generazioni. Ascolta ora 'A Cast of Aspersions' e scopri il talento unico di Louis Tillett.

 L’ultima creatura del sempre tagliente ex Oasis è quella con il suono più “da band” del suo intero canzoniere post Oasis.

 Il vero capolavoro del disco, “Dead To The World”, dilaniante spaccato per chitarra acustica impreziosito da un’armonica e una delicata sezione d’archi.

Con 'Council Skies', Noel Gallagher trova finalmente una quadratura solista con un suono più 'da band' e nostalgico. L'album è il più coeso della sua carriera post-Oasis, grazie a collaborazioni con ex compagni e Johnny Marr. Le ballad, intense e profonde, si distinguono, soprattutto 'Dead To The World'. Il disco segna un ritorno al rock classico ma con nuove sfumature vitali ed emozionali. Ascolta Council Skies e lasciati conquistare dal nuovo capitolo di Noel Gallagher.

 Il disco lo si può definire non solo un concept album, ma tutta la discografia del Nostro contiene crossover e rimandi a dischi precedenti.

 Gino D’Eliso, un rocker tutto da scoprire!

Il Mare è l’album d’esordio di Gino D’Eliso, cantante triestino che unisce rock progressivo e cantautorato con testi di alto valore. Il disco, composto da otto brani, spicca per l’uso innovativo del flauto e per il forte legame culturale mitteleuropeo. Pur essendo solo il primo capitolo, mostra già le basi dell’originale mitteleurock inventato da D’Eliso in seguito. Un album da ascoltare interamente per apprezzarne la profondità e l’essenza unica. Ascolta Il Mare e scopri il talento unico di Gino D’Eliso!

 È la prima gemma della musica alternativa e unica nel suo genere.

 La voce di Mario Bortoluzzi è pacata, morbida e tenorile, fra le più riconoscibili di tutta la musica alternativa.

Terra di Thule della Compagnia dell'Anello è un disco folk-progressive del 1983, tra i primi esempi professionali di musica alternativa in Italia. Caratterizzato da testi ispirati con riferimenti tradizionali e medievali, e da un uso prominente di pianoforte e sintetizzatori, il lavoro emerge per qualità e originalità in un panorama spesso confuso. La voce di Mario Bortoluzzi e l'apporto di Marinella Di Nunzio arricchiscono un album storico, un must per gli appassionati del progressive italiano anni ’80. Ascolta Terra di Thule e riscopri una pietra miliare della musica alternativa italiana!

 Gli Yes continuano a perdere pezzi per strada ma la qualità dei loro lavori stranamente si rialza!

 Ciò che rende grandioso “Mirror to the Sky” è sostanzialmente il fatto che qui si torna a dare grande spazio alle composizioni lunghe ed articolate.

Mirror to the Sky dimostra che Yes mantiene vivo lo spirito del prog nonostante l'assenza dei membri storici. Le composizioni lunghe sono un ritorno di qualità, con Steve Howe protagonista. Alcuni brani brevi risultano meno ispirati, ma nel complesso l'album si posiziona come uno dei migliori degli ultimi decenni della band. Ascolta Mirror to the Sky e riscopri il vero spirito degli Yes!

 Aridanghete col 'trasecolare' davanti allo scorrere dei secoli...

 Con tutto questo perenne cimitero, le tombe scoperchiate dal medium (Porto) Franco epurano l’horror vacui della morte.

Necropolis di Franco Brocani è un’opera cinematografica intensa e trasognata che riflette sul fluire del tempo e sulla condizione esistenziale umana. Attraverso un linguaggio visivo complesso e simbolico, il film invita lo spettatore a confrontarsi con nozioni di eternità, morte e libero arbitrio. Non privo di forza e ambizione, il film può risultare ostico e frammentato, ma regala momenti di poesia visiva e profonde suggestioni. La recensione evidenzia la capacità dell’autore di trasformare il cinema in uno specchio filosofico e spirituale. Esplora Necropolis e immergiti in un cinema che sfida il tempo e l’esistenza.

 «Nessuno lo sa - mi dicevo - che sei tu quella Clelia».

 «Lo scopo della mia vita era proprio di riuscire, di diventare qualcuno, per tornare un giorno in quelle viuzze dov’ero stata bambina e godermi il calore, lo stupore, l’ammirazione di quei visi familiari».

La recensione esplora 'Tra donne sole' di Cesare Pavese, focalizzandosi su Clelia, una donna che dopo il successo nella moda ritorna al suo passato operaio a Torino. Il racconto mette in luce la sua solitudine, delusione e la difficoltà di trovare il proprio posto nel mondo dopo un cambiamento radicale. La narrazione riflette sui temi della perdita e dell'emancipazione, con un tono profondamente emozionale. Le altre figure femminili rappresentano un mondo di vanità e vulnerabilità, in cui il più debole è sempre destinato a soccombere. Scopri la profondità emotiva di Tra donne sole di Cesare Pavese, un viaggio tra memoria e identità.

 Un vero balzo nel futuro che dura da quasi quattro secoli, è questo che ci ha regalato Arcangelo Corelli, genio del violino e perfezionatore assoluto del genere concerto grosso.

 Molte soundtrack si sono avvalse del suo vasto repertorio come ad esempio in “Crónica de un niño solo” o “Master & Commander - Sfida ai confini del mare”.

La recensione celebra Arcangelo Corelli come un genio del violino e perfezionatore del concerto grosso, la cui musica ha influenzato compositori per secoli. Vengono citati diversi film che hanno utilizzato le sue composizioni, sottolineando la loro attualità e bellezza senza tempo. Nonostante una conoscenza limitata del recensore sulla musica barocca, emerge un apprezzamento sincero e profondo dell'opera di Corelli. Ascolta le sonate di Corelli e immergiti nell'arte barocca senza tempo.

 Qualunque sia la valutazione vera e propria del film, ogni volta che guardo un nuovo lavoro di Wes Anderson ho la certezza di aver assistito al parto di un Artista e di un genio.

 Asteroid City non esiste. E infatti tutto in Asteroid City, a partire dalla scenografia, è dichiaratamente e manifestamente finto. Come lo era involontariamente nei film di Ed Wood o esplicitamente in quelli del sopracitato Fellini.

La recensione sottolinea la complessità e la profondità di Asteroid City, considerato il film più maturo e cerebrale di Wes Anderson. Nonostante alcune difficoltà nell’approccio, l’autore viene celebrato come un genio in continua evoluzione. Temi come il tempo, la finzione e la ricerca di verità sono al centro dell’opera, che riflette anche il passaggio all’età adulta del regista. Una pellicola densa e stimolante, che richiede attenzione e riflessione. Scopri il nuovo capolavoro di Wes Anderson e immergiti nella sua poetica unica.

 “Confessions of the Fallen è un album che graffia e scava nel profondo della nostra anima.”

 “Questo disco è sia un tributo ai fan storici, che un invitante biglietto da visita per chi si affaccia per la prima volta ai lavori della band.”

Dopo 12 anni di silenzio, gli Staind tornano con "Confessions Of The Fallen", un album che conferma la loro qualità e talento. Aaron Lewis mostra una maturità vocale notevole, mentre la band mescola riff distorti, melodie emotive e innovazioni elettroniche. Le tematiche spaziano dalla malinconia alla speranza, creando un viaggio introspectivo e intenso. Un disco che omaggia i fan storici e si apre a nuovi ascoltatori. Scopri il nuovo album degli Staind e lasciati coinvolgere dal loro potente ritorno.

 La marcia che apre e chiude la composizione è una delle cose più dure, adamantine mai scritte.

 La sua malia sta altrove, nel verticale e non nella spirale. Nel terroso, nel doloroso e non nell'opalino.

La recensione esplora la Funeral Music For Queen Mary di Henry Purcell, sottolineando il legame profondo tra la musica e il contesto storico dell'Abbazia di Westminster. Purcell, figura enigmatica, crea un'opera intensa e struggente, caratterizzata da una marcia funebre unica e da atmosfere che riflettono la morte e il dolore. Il tono è meditativo e coinvolgente, portando il lettore a immergersi nella potenza espressiva del brano. Ascolta questa struggente composizione per scoprire la potenza della musica barocca inglese.

 Le urla del primate filtrato dalle macchine ... rappresentano ben più di un mero avvertimento.

 Il corpo è un’arma: allucinazioni e nervi saldi, deliri e farneticazioni totalmente lucidi.

La recensione descrive 'Drowning In A Sea Of Bliss (Anthems Of The Meat Generation)' come un album industrial intenso e disturbante, che richiede un ascolto profondo e coinvolgente. Il lavoro musicale evoca sensazioni di allerta e tensione nervosa, con sonorità acide e torbide che coinvolgono corpo e mente. È un'esperienza audi sensoriale allucinata ma lucida, densa di groove malsani e atmosfere quartomondiste. L'album è valutato positivamente per la sua originalità e impatto emotivo. Ascolta ora l'album e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico e intenso.