Marzo 2013: esce l'album che diventerà il mio preferito di quell'anno.

Per gli amanti del genere, ma non solo, il primo ascolto è un tuffo nell'Alternative R&B, ricco di atmosfere avvolgenti e sensuali finemente curate dal danese Robin Hannibal. Cioè che crea quasi curiosità e stupore, arricchendo in maniera sontuosa le vibrazioni che si susseguono per 35 minuti e 48 secondi, è la voce del canadese Michael Milosh. Scoprire che quel suono così soffice ed intenso (accostato ad un nome d'eccezione come Sade) appartiene in realtà ad un uomo... beh... per me è stata una sorpresa!

Leggo a tal proposito che gli stessi Hannibal e Milosh si divertirono a mantenere segreta la loro identità, prima nel lancio di "Open" tramite un video anonimo su Youtube, nel quale l'inquadratura si concentra su una giovane donna ed un'ambigua sagoma scura che presumibilmente canta, successivamente nello stesso album, sul cui libretto non compare nessuna foto nè i loro nomi per esteso.

E questo strumento, così essenziale e tanto particolare, sarà l'assoluto protagonista delle 10 tracce contenute in "Woman". Un timbro che scivola dolcemente tra archi e fiati, ritmi funk e soul, minimali, brillanti, seducenti; il tutto racchiuso in un involucro sonoro anni 80.

Personalmente sono rimasta affascinata dall'eleganza di "The Fall".

Il passo successivo è stato verso "3 Days", che si apre con un'arpa ammaliante e prosegue con un riff trascinante.

"Open", "Major Minor Love", "Verse" e la stessa title track "Woman" sono intrise in un mood intimo che ti fa venire voglia di chiudere gli occhi e sognare... o fare l'amore.

Ultimo apprezzamento ai testi, anche questi firmati Rhye e caratterizzati dalle stesse sofisticate sansazioni musicali, sentimentali e tanto care all'universo femminile.


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