George Ivanovitch Gurdjieff nasce nel 1866 ad Alessandropoli, ai confini tra l'Armenia e la Turchia, in una regione del Caucaso crocevia di numerose etnie. Ci troviamo di fronte ad un personaggio a dir poco complesso e non è questa la sede per parlare del Gurdjieff "maestro di vita", argomento che mi richiederebbe certamente uno sforzo e una capacità superiori alle mie possibilità. Siamo qui per parlare di musica... Ma bisogna almeno dire che Gurdjieff, con un gruppo di amici, partecipò a diverse spedizioni in Asia e nella Penisola Arabica alla ricerca di conoscenze e tradizioni di origine remota. Visitando misteriose confraternite religiose che vivevano in monasteri inaccessibili, ebbe l'opportunità di approfondire tanto le sue conoscenze psicologiche che il significato dell'arte sacra e delle danze rituali. Solo molti anni dopo, tra il 1925 e il 1927, trasferitosi vicino Parigi, il nostro viaggiatore (aiutato dal pianista Thomas de Hartmann) compose circa 300 brani per pianoforte ispirati a reminiscenze di melodie sacre e musiche tradizionali orientali.
Ed ora veniamo a questo magnifico cd: HIDDEN SOURCES. Già il titolo suggerisce molto: ascoltare le 18 tracce interpretate magnificamente da Alessandra Celletti è davvero come fare uno splendido viaggio in territori misteriosi e lontani. La selezione di queste melodie riporta alla luce atmosfere dolcissime e affascinanti di canti asiatici e di preghiere intense. Vale davvero la pena di lasciarsi prendere per mano per inoltrarsi in un cammino musicale che si conclude sulle note profonde di "Assyrian Women Mourners".
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