"L'istinto e le stelle", ovvero "Lo sguardo e la pelle", come si chiama il dvd che racconta le fasi di lavorazione del secondo album della carriera di Red Canzian, storico bassista dei Pooh dal 1973. Ventotto anni dopo "Io e Red", che tra le altre conteneva "Canzoni per mestiere" e "Sogno messicano", canzone portafortuna per il mondiale azzurro in Messico, esce "L'istinto e le stelle", un album dove Bruno da Quinto di Treviso mette in musica tutte le ragioni che a 15 anni gli hanno fatto capire che la musica appunto sarebbe stata il suo mestiere. Il disco si articola in 12 brani creando una atmosfera omogenea, senza particolari cadute di stile ma senza nemmeno particolari picchi, dal punto di vista strumentale. Si esordisce con un brano "paradosso", ovvero "Elogio del silenzio", dove si elenca tutto ciò che c'è nel silenzio, "la margherita, il sole, il gusto del caffè"... si prosegue poi con "Tu ci sei" e "Corro verso te", quest'ultimo con tanto di videoclip con la band del bassista, tra cui figura il figlio Phil Mer, dal 2011 anche batterista dei Pooh. Brani comunque nella media, che possono piacere come no. Ma poi il livello si alza, e arriva "L'infinita", un brano toccante, struggente, che parla di una scomparsa, un testo perfetto, targato Miki Porru, autore di 9 testi in questo album, l'uomo che aveva già siglato "Sogno messicano". L'autore sardo confeziona un testo da lacrime, come dichiarato dallo stesso Red Canzian in un'occasione (l'autore dell'articolo lo ha visto all'Università di Salerno mentre spiegava la nascita della canzone). Dopo "Sia quel che sia", in cui Porru dimostra ancora la sua abilità con le parole, arriva Giuliano Sangiorgi, definito da Roberto Vecchioni "il più bravo autore d'Italia, attualmente", che firma "Per un attimo", il cui testo, curiosità, è stato mandato a Canzian che era in aereo via sms. Red quando lo ha visto si è sorpreso per la lunghezza del messaggio, ma ha presto capito che si trattava del testo che aveva commissionato al leader dei Negramaro. Non è stata cambiata una sola parola dell'operato della voce salentina, tra le più di successo degli ultimi anni della musica italiana. Inoltre il testo è stato composto in sole due ore dalla commissione! Infatti Red pensava anche che il messaggio fosse per dire di no alla proposta. Invece tutto e subito! Fine prima parte. Inizio secondo tempo. Già, è opportuno parlare di tempo perché è un metronomo a figurare e a scandire il ritmo nel video del singolo di lancio del disco "Ogni giorno è un altro giorno che ti amo", canzone in pieno "stile-canzian": la voce vellutata del veneto esprime sentimento classe, eleganza e passione. Molto bella anche "Inesorabilmente" con Canzian che musicalmente adotta uno stile anni '60, per ritornare appunto "alle origini". Ivano Fossati, che si è ritirato nel 2012 dalle scene, continua a firmare tuttavia testi, e per Red Canzian firma "Tutto si illumina", continuando a regalare la sua grande professionalità e il suo talento al pubblico, che forse lo rivorrebbe. "A un passo dalle stelle" è probabilmente il brano che ha dato parte del titolo all'album. "L'istinto e le stelle" vuol dire "la vita e la speranza", "la realtà e il desiderio". Il brano è dedicato alla figlia del cantante, Chiara. Chiudono questo disco, alla grande, bisogna dirlo, "Il boxeur", la miglior canzone del disco insieme a "L'infinita", dove Red ricorda il padre, con un grande testo e una grande musica. Un album quindi con ricordi familiari, ricordi di musica, ricordi di vita, ricordi di amore. Ma c'è ancora l'ultima perla, "Sinfonia d'autunno", strumentale, a dimostrazione del fatto che conta anche la musica e non solo il testo. Un album che si apre con l'elogio del silenzio e si chiude con l'elogio della musica, a formare un disegno equilibrato e senza sbavature. Introspettivo il progetto della copertina, con lo sguardo penetrante di Red su cui si proiettano delle foglie. Da segnalare la presenza agli arrangiamenti, oltre che del già citato Phil Mer (batterista in tutti i brani, inoltre), del polistrumentista britannico Paul Gordon Manners, ex dei Cugini di Campagna, dal 1978 al 1986, e da quell'anno leader dei Grammar School. Da segnalare doverosamente anche la partecipazione di un’orchestra sinfonica guidata dal quartetto d'archi Archimia, che già aveva collaborato con Red, e l'uso di strumenti vari, tratti anche dalla collezione di Red, tra tutti il basso di Jaco Pastorius che il veneto si è regalato per il 60 compleanno! Il "mostro" dei Weather Report è stato sempre il suo modello di bassista, e una volta ebbe anche l'occasione di incontrarlo, con un giornalista che lo presentò come "il più grande bassista italiano", e lui si vergognò, di fronte a quello che forse è stato il più grande bassista di tutti i tempi.

"Bene" è il voto delle elementari che darei a una prova come quella di Red in questo disco, un voto che si traduce in tre stelle un po' al rialzo, per i Pooh che hanno voluto prendersi due anni di pausa prima dei festeggiamenti per il cinquantennale, e che hanno voluto concedersi un disco a testa in questo intervallo. Roby Facchinetti ha pubblicato "Ma che vita la mia", e il disco di Dodi uscirà nella primavera 2015, insieme all'esimio Tommy Emmanuel.

I POOH SONO PIU' DELLA SOMMA DELLE PARTI.

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