Niente di meglio di una bella recensione per inaugurare il portatile nuovo!

In questo caso ho deciso di recensire un disco Psychobilly, un genere molto particolare che fonde l'horror punk e il Rockabilly degli anni '50. I Reverend Horton Heat è un gruppo molto famoso tra gli appassionati del genere suddetto: sono un terzetto texano formato da Jim Heath, chitarrista soprannominato "Reverend Horton", da Jimbo Wallace al contrabbasso e dal batterista Patrick Bentley; il gruppo nella prima parte nella sua carriera faceva cover in giro per il Texas, il passaggio ad una carriera musicale vera e propria si ha con il cambio di bassista e batterista. "Smoke 'em If You Got 'em" è il disco d'esordio della band, uscito a cavallo tra 1990 e il 1991, è possibile individuare tutte le caratteristiche tipiche del gruppo ma anche del genere: una chitarra molto presente, una batteria effervescente e un contrabbasso deciso nel dare ritmo alle canzoni. Quello che si ascolta è un sound vivace, molto indicativi sono "Bullet", brano d'apertura assolutamente efficace, "Marijuana" altro pezzo indovinato e "Psychobilly Freakout" vero e proprio manifesto del gruppo (il titolo è assolutamente indicativo), un brano velocissimo ed esplosivo dove il titolo è urlato in una maniera assolutamente originale. Oltre a pezzi più marcatamente si hanno altri brani che riprendono dal campionario del Rockabilly, si segnala "Eat Steak". Alcuni pezzi sono interamente strumentali mentre altri vedono alle voci Heath e Wallace che si prestano bene alle musiche che cercano di proporre.

Ascoltare i Reverend Horton Heat costituisce un'esperienza sui generis la quale però merita di essere vissuta, magari con il disco nello stereo immaginandosi di sfrecciare nel deserto texano circondati da pozzi di petrolio e casupole diroccate.

 

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