Piove. Piove quella pioggia autunnale non ancora fredda che si affianca alla pioggia radioattiva del film e crea una pellicola sopra la pellicola, allucinata, splendente, cangiante... La musica arcana dei Krisma apre la riuscita e il successo dell' opera, Vangelis se la impresta dall' Arcieri che l' aveva composta in sedute amichevoli nella sala di registrazione di Londra. Tutta la prima parte dove si vede l' apocalittica situazione della Terra è stata composta da Maurizio, è il rimpastamento da parte del greco di "Suffocation", lo sanno in Paradiso...

Ma guarda un po', come il replicante Roy che aveva la scadenza proprio nel 2019, arriva quest' anno (oibò sempre il 2019?) la morte di Rutger Hauer che insinua una pulce nell' orecchio che le coincidenze non esistono e aprono un interrogativo importante: ma quanti replicanti realmente girano tra di noi? Chi giostra sui nostri amari destini? Cari padroni siete troppo buoni, avete la prontezza di avvertirci sempre in anticipo su quello che avete intenzione di fare. Infilate nei film situazioni e scenari, sempre catastrofici, che progettate di fare per ricavare il nostro tacito assenso per rallentare il boomerang della legge di causa-effetto. L' atto rimane sempre criminale e prima o poi i sospesi saranno ritirati. No, no, non si cancella un cazzo!

Ma ritornando alle solite esilaranti crisi d' identità dell' essere umano (?) il pensiero letale di "essere o non essere" un replicante inonda di angoscia ognuno di noi. L' interrogativo di un' eliminazione fisica per "ritiro" o per scadenza addensa insonnie, un dubbio atavico di vedersi diversi da quello che credevamo fossimo attanaglia l' intangibile procurandoci incubi continui, tutti gli appigli ci vengono a mancare: allora c'è il rischio che l' anima sia solo l' attrito con la materia? E l' intelligenza è in balia del meteo? Misteri (ormai di Pulcinella) della geoingegneria. Sviluppiamo progressioni perché stimolati? È la stimolazione dell' esterno la nostra profondità? Siamo completamente assunti o ci resta qualche breccia nascosta dove manifestare barlumi di verità? Il velo di Maya è ormai radicato e impenetrabile? Siamo cacciatori di replicanti perche non riusciamo a cacciare noi stessi? Siamo la nostra educazione o siamo stati educati?

Ed ecco che ci ritroviamo con una mano davanti e l' altra di dietro non capendo se siamo esseri pensanti o ci hanno implementato la mente, un po' come i tossici: non sei tu che pensi ma è la roba che pensa per te. L' amore che posso provare può illudersi? Perché Harrison Ford si è arrovellato così tanto e ha sofferto il dubbio dell' oggetto del suo sentimento? Quale arroganza, quale vanità, quale discriminazione, quale illusione. Poteva mettersi l' anima in pace imparando da Casanova (di Fellini) col suo amore incondizionato anche per la donna meccanica nel finale del film: in ogni manifestazione divina dimora un barlume di Dio.

I "lavori di carne" sono alla "recherce" di una collocazione nell' umano mancandogli l' abbandono che il conto alla rovescia conosciuto preclude. Ma la presa di coscienza di questo mancamento non potrebbe essere una conquista? Un "conosci te stesso" attraverso il conoscere la propria morte... Un abbandono cosciente che manca tutt' ora anche ai presunti esseri umani plasmati tutt' oggi monetariamente. Sembra che i replicanti vagano cercando il miracolo della scintilla vitale (in noi) sopportando l' occultamento e la persecuzione degli altri che li hanno deliberatamente invisibilizzati. Noi (replicanti) siamo come voi? L' interrogativo espresso è più che plausibile, è essenziale nell' ottica che tutti, volenti o nolenti, sono proiettati ad un salto di specie, ed il salto è solo psichico e emozionale quindi intimo. E la persecuzione non è che una reazione scomposta di chi si arroga il diritto di decidere cosa è giusto e cosa no cadendo ancora una volta nel credere all' esistenza del libero arbitrio. La cosa insopportabile è che i replicanti mettono in dubbio questo, da lì la persecuzione feroce. La ricerca dell' umano dei replicanti risulta più umana della nostra condizione.

Ma c'è un buco, una falla, che rivela che Dio non permette intrusioni nei suoi disegni imperscrutabili: la caccia ai replicanti è l' accorgersi di essersi avvicinati alla Creazione constatando che il robot biologico indipendentemente sviluppa "sentimenti" e la retromarcia è per la paura che le "creazioni" possano essere più umane di noi. Quale inganno... Ma non è che i replicanti sono i veri leggendari esseri umani coscienti, di quelli che Diogene cercava con il suo lanternino? Pochi e pericolosi per la pennichella perenne che gli altri continuano a fare nella "caverna". Eclatante l' ultima scena dove Roy prima di esaurirsi si eternizza dimostrando il sentimento massimo che un essere umano possa avere: la compassione. "È ora di morire" Rutger, androide biologico scaduto come da programma nel 2019, ciao.

La caccia ai replicanti diventa una caccia spietata alle nostre illusioni che si reincarnano in una libertà di scelta delle catene. L' uccisione del "padre" costruttore dimostra una memoria antica con un richiamo di disperazione: "Padre perché mi hai abbandonato?" Il replicante rispecchia quell' evoluzione della specie che ciclicamente evolve ripristinando l' armonia mentre il sistema fa di tutto per preservarsi, i bug devono essere eliminati, ma non si può sfuggire dalla legge della causa-effetto. La messa in discussione da parte dei replicanti del concetto di libero arbitrio è inaccettabile, la doccia fredda della totale perdita di controllo dello Status Quo innesca un' isterica scomposta reazione, il fattore non previsto determina una frustrazione distruttiva: "delenda replicantis!"

Ma non sarà che i replicanti sono esseri umani più antichi inquisiti, schiavizzati, silenziati che si ribellano all' addomesticamento di massa, necessitando un porre fine alla loro "libertà" animica? Questo demonizzare esseri superiori "umani" spacciandoli per minaccia mi puzza sempre della solita inquisizione che pretende di ordinare a tutti quello che bisogna fare e vietare di fare quello che realmente ci necessita. Non vi puzza di schiavismo?

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