Dopo il Gladiatore, l'accoppiata Scott - Crowe torna assieme per dare origine a questa insipida commedia (forse d'amore?).
La trama è abbastanza banale: lui, Crowe, da piccolo cresce in Provenza presso il maniero dello zio viveur. Crescendo diventa un affermato broker dell'alta finanza di Londra, il quale non ha spazio nella propria vita per i sentimenti; è diventato uno sciacallo in cerca del successo a tutti i costi. La morte improvvisa dello zio lo porta ad affrontare un viaggio nella Provenza della sua infanzia. Il viaggio, oltre che fisico, dovvrebbe essere un viaggio verso la redenzione della sua "anima", dovrebbe farlo diventare una persona più semplice e più attenta al prossimo e soprattutto disinteressato al lavoro. Il tutto condito con la consueta donna che non mancherà di farlo tribolare, con conseguente happy end.
La storia è molto poco credibile, soprattutto perché Crowe dà una prova d'attore terribile. Credo anche che il fatto che sia un Aussie renda il tutto molto meno reale. La donna francese poi è il classico canovaccio di stereotipi sui francesi: scontrosa, impulsiva, e soprattutto molto piena di sè.
Pensando che la sera in videoteca potevo scegliere "Into The Wild", ma la donna voleva "Una commedia d'amore"... mi sto ancora mangiando le mani.
Da Evitare!!!
Carico i commenti... con calma