Nove anni di silenzio. Il tempo passato dal fiasco di "Old Wave" ('83) alla realizzazione di un nuovo lavoro in studio per Richard Starkey. In mezzo la terapia per disintossicarsi dalla dipendenza dall'alcool, il ritorno ai concerti e alla voglia di suonare. Un nuovo Ringo ma sempre baldanzoso e con il suo spirito libero e leggero che ha sempre contagiato chi ha avuto la fortuna di collaborare con lui. Ora nelle sue feste serve e beve solo succhi di frutta e gli alcolici sono totalmente banditi dalle sue case. 

"Time Takes Time" ('92) può essere visto come una sorta di "Cloud Nine" di Starr, anche qui c'è lo zampino di Jeff Lynne sia come musicista e produttore. Proprio come nel disco che sancì la rinascita artistica di George Harrison nel 1987 anche questo prodotto è un omaggio alle atmosfere beatlesiane e ai suoni degli anni sessanta in genere. Un lavoro fresco, omogeneo e tremendamente orecchiabile. Ringo batte sulla sua batteria con vigore ritrovato, canta decisamente meglio che in passato e produce forse il suo miglior lavoro solista. Infatti "Ringo" era molto big-band, poco spontaneo anche se molto riuscito; in questo "Time Takes Time" canzoni come "Weight Of The World" e "Don't Thing About Love" sono aria fresca in una giornata torrida d'estate.

Rock'n' Roll arioso e disimpegnato, veloce e immediato che trascina tutto il disco facilmente verso la sua conclusione. Collaborano tra i tanti Brian Wilson e Harry Nilsson, il brano invece di McCartney, "Angel In Disguise", fu eliminato in corso di produzione. La critica mondiale accolse il disco molto bene e i giudizi positivi, ma le vendite non furono esaltanti ma per Ringo contava essere tornato in pista, e soprattutto con un eccellente lavoro. Da allora la sua carriera proseguirà tranquillamente, tra collaborazioni, tour e nuovi Lp sempre ben accolti. 

Se si vuole qualcosa di Starr solista "Time Takes Time" è la scelta giusta.  

Elenco tracce testi e samples

01   Weight of the World (03:53)

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02   Don't Know a Thing About Love (03:49)

03   Don't Go Where the Road Don't Go (03:21)

By Richard Starkey, Johnny Warman and Gary Grainger


I WOKE UP FROM A BAD DREAM
TO THE HOWLING OF A LONELY NIGHT.
BUT THE WALLS COME CLOSING IN
LIKE THE VICTIM OF A ONE-WAY FIGHT.
I DON'T REMEMBER MANY YESTERDAYS,
I LEFT A LOT OF THINGS UNDONE,
NOW I'M BACK AND I'M HERE TO SAY
I'M LOOKING AFTER NUMBER ONE.

DON'T GO, DON'T GO WHERE THE ROAD DON'T GO,
DON'T GO, DON'T GO WHERE THE ROAD DON'T GO.

SEEING PEOPLE ON THE FREEWAY,
TAKES ME BACK TO WHERE I STARTED FROM.
I WAS RIDING ON THE BIG WHEEL,
I WAS WALKING IN A MIDNIGHT SUN.
WELL, I DID A LOT OF FAVOURS THEN,
I ASKED FOR NOTHING IN RETURN.
NOW THOSE FRIENDS HAVE ALL DISAPPEARED,
I GUESS THERE'S STILL SO MUCH TO LEARN.

DON'T GO, DON'T GO WHERE THE ROAD DON'T GO,
DON'T GO, DON'T GO WHERE THE ROAD DON'T GO.
DON'T GO, DON'T YOU GO WHERE THE ROAD DON'T GO.
'CAUSE YOU'LL NEVER RUN, YOU'LL NEVER OUTRUN THE GUN.

WELL, I SAID IT DON'T COME EASY.
WELL, I SURE KNOW HOW IT FEELS.

DON'T GO, DON'T GO WHERE THE ROAD DON'T GO,
DON'T GO, DON'T GO WHERE THE ROAD DON'T GO.

DON'T GO, DON'T GO WHERE THE ROAD DON'T GO,
DON'T GO, DON'T GO WHERE THE ROAD DON'T GO.
DON'T GO, DON'T YOU GO WHERE THE ROAD DON'T GO.
'CAUSE YOU'LL NEVER RUN, YOU'LL NEVER OUTRUN THE GUN.

DON'T GO, DON'T GO WHERE THE ROAD DON'T GO,
DON'T GO, DON'T GO WHERE THE ROAD DON'T GO.
DON'T GO, DON'T YOU GO WHERE THE ROAD DON'T GO.

04   Golden Blunders (04:06)

05   All in the Name of Love (03:42)

06   After All These Years (03:10)

07   I Don't Believe You (02:48)

08   Runaways (04:51)

09   In a Heartbeat (04:30)

10   What Goes Around (05:50)


  • ligdjs
    6 gen 10
    Recensione: Opera:
    ho sempre pensato che "ringo" fosse il migliore! Quindi tu mi consigli questo "time takes time"? Tanto prima o poi un disco solista (minimo) per ogni beatles me lo faccio!
  • currahee72
    6 gen 10
    Recensione: Opera:
    Senza dubbio un disco riuscito.Concordo con la rece.L'album,oltre a Lynne,vede all'opera altri tre produttori importanti:Don Was,Phil Ramone e Peter Asher oltre che ad un gruppo di super ospiti tra i quali anche Tom Petty.Disco di rinascita ricco di buone canzoni che si lascia ascoltare più che volentieri.Tra i brani carini anche "I'don' belive you","After all these years" e il singolo "Don't go where the road don't go".Ringo resta un grande!
  • polkatulk88
    7 gen 10
    Recensione: Opera:
    copertina orribile...
  • aries
    9 gen 10
    Recensione: Opera:
    Mi capitò di ascoltarne dei brani, tra i quali ricordo la fresca "Weight of the world", alla trasmissione "Planet Rock" di Radio 1 (purtroppo scomparsa, temo): fu un piacevole ritorno. Probabilmente il lavoro migliore di Ringo.
  • vitols4
    8 ago 10
    Recensione: Opera:
    Recensione molto "attagliata". La produzione, qui, rende il disco facilmente ascoltabile da chiunque, ma come sottofondo, senza farci troppa attenzione. Un paio di picchi inaspettati di Rock moderno e col giusto tiro, e una batteria che probabilmente è stata suonata una volta sola per poi fare tanti "copia incolla". Confermo anche che, se qualcuno proprio avesse tempo da dedicare alla curiosità di capire come se la cava il buon Ringo come CANTANTE, questo è l'album giusto. Segnalo anche "Blast from your past", forse un po' più genuino e ruspante.

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