"Only Love is Real avvolge in modo calmo come una brezza di terra sul far della sera."

 "Tapestry è insieme a Blue la Bibbia per la scrittura di canzoni per generazioni di autori e autrici."

La recensione esplora la carriera di Carole King focalizzandosi sull'album Thoroughbred del 1976, evidenziando la qualità del sound West Coast e delle collaborazioni con grandi artisti. Pur segnando l'inizio di una fase discendente, il disco mantiene una forte personalità e melodie coinvolgenti. L'autrice sottolinea l'importanza storica di King come fonte d'ispirazione per nuove generazioni di cantautrici. Ascolta Thoroughbred e riscopri un classico senza tempo di Carole King!

 «Non ho bisogno di vedere i miei trofei ogni giorno, so cosa ho fatto»

 «La gente si ricorderà sempre di lei mentre il suo nome savanirà negli annali»

Il documentario racconta l’epopea di Michèle Mouton, pilota di rally unica donna ad aver battuto uomini nei campionati WRC. Dal successo con Audi Quattro al leggendario record a Pikes Peak nel 1985, il film celebra la sua tenacia e il suo talento naturale. Il racconto si focalizza sul coraggio e la passione che hanno permesso a Mouton di superare pregiudizi e limiti fisici, diventando una leggenda dello sport motoristico. Guarda il documentario e scopri la leggenda di Michèle Mouton nel mondo dei rally!

 Il fiume liberato scavò solchi resi eterni su di un triplo vinile che divenne leggendario.

 George Harrison appare all’ascoltatore sicuro e sereno, ha il suo materiale e sa che ne deve uscire almeno un doppio album.

La riedizione del 50° anniversario di All Things Must Pass offre un'esperienza completa e coinvolgente, con audio migliorato, demo, versioni alternative e inediti. Il box set di Dhani Harrison valorizza il lavoro originale di George e la produzione di Phil Spector, illuminando il contesto personale e storico di un'opera ormai leggendaria. È un progetto che unisce valore commerciale e storico, perfetto per gli appassionati e per chi vuole approfondire la nascita del lavoro solista di Harrison. Esplora la riedizione definitiva di All Things Must Pass e immergiti nei dettagli del capolavoro di George Harrison.

 “Quello che forse è l'apice del genere AOR è un disco costruito su brani ben strutturati, di facile presa.”

 “You're the Inspiration è la ballata strappalacrime, avvolgente, coccolona tipica di Cetera.”

Chicago 17 rappresenta l'apice dell'AOR anni ’80, con una produzione curata da David Foster e una serie di hit firmate da Peter Cetera. Il disco, pubblicato nel 1984, si distingue per brani ben costruiti e video efficaci per MTV. Sebbene il resto dell'album sia più ordinario, le tracce principali restano memorabili. Dopo questo lavoro Cetera lascerà la band per una carriera solista di successo. Ascolta Chicago 17 e scopri l'apice dell'AOR anni '80!

 "'216' è il disco della ballad strappa lacrime per eccellenza, consuma accendini da stadio e unica 'Hard to Say I'm Sorry', capolavoro di Cetera e Foster."

 "'216' è un lavoro ruffiano, elegante e che entra in testa."

Chicago 16 rappresenta la rinascita della band americana negli anni '80 grazie all'introduzione di elementi elettronici e collaborazioni di alto livello. Il disco, prodotto da David Foster, si distingue per la perfetta fusione tra sintetizzatori, fiati e ballad memorabili come "Hard to Say I'm Sorry". La recensione sottolinea il successo commerciale e artistico del lavoro, evidenziando come abbia saputo reinterpretare l'identità del gruppo senza perdere autenticità. Un classico AOR che ha ben superato la prova del tempo. Scopri ora il capolavoro di Chicago e rivivi gli anni '80 in musica!

 Quando ti muore il chitarrista, un guitar hero assoluto, in modo assurdo la situazione non è delle più semplici.

 "Alive Again" si apre con un indiavolato ritmo disco sostenuto da Dacus per poi aprire al dirompente ingresso dei fiati, un pezzo travolgente che fonde la disco con una struttura rock più tradizionale.

L'album Hot Streets rappresenta una svolta per i Chicago dopo la tragica perdita di Terry Kath e l'abbandono del loro storico produttore. Con Phil Ramone alla produzione e Donnie Dacus alla chitarra, la band fonde rock, disco e atmosfere di big band. Tra le tracce di successo, spicca 'Alive Again', un brano disco-rock energico. Nonostante le difficoltà, Hot Streets si conferma un lavoro godibile e un successo commerciale, anticipando l'evoluzione disco della band alla fine degli anni '70. Ascolta Hot Streets e scopri come Chicago supera una sfida storica con musica indimenticabile.

 Christine McVie prende le redini dell'operazione e con due sue ballate firma l'inizio del nuovo corso made in America.

 La chiusura con 'Safe Harbour' è un addio lento e d’atmosfera, con bellissimi ricami di chitarra che riportano immagini di un Oceano Pacifico al tramonto.

La recensione racconta il periodo di transizione della band Fleetwood Mac nel 1974, con l'abbandono dell'Inghilterra e l'accoglienza del sound americano. L'album 'Heroes Are Hard to Find' segnala una svolta sonora guidata da Christine McVie e Bob Welch, pur con difetti evidenti. La recensione evidenzia il legame con la California e anticipa l'arrivo del chitarrista che cambierà il futuro della band. Scopri il passato e l’evoluzione di Fleetwood Mac con questo album storico.

 Sara Bareilles è una talentuosa compositrice, molto amata negli USA ma poco apprezzata in Italia.

 "Eyes on You" è la canzone meglio costruita, atmosfera tesa con un bel cantato affascinante e di ottima presa.

Amidst The Chaos rappresenta la maturità artistica di Sara Bareilles, con un suono più corposo e ricco grazie alla produzione di T-Bone Burnett. Le ballate come "Armor" e "Saint Honesty" emergono per intensità emotiva, mentre collaborazioni come quella con John Legend arricchiscono l'album. Nonostante la fama legata a "Love Song", questo disco mette in luce il talento poliedrico e la profondità compositiva della cantante californiana. Ascolta Amidst The Chaos e scopri la nuova veste musicale di Sara Bareilles!

 Wonder Woman non è una femminista, non c’entra nulla con il femminismo e interpretare questo personaggio con una chiave di lettura di tardi anni ’70 offusca la mente.

 Il film scorre abbastanza bene, in lingua originale ovviamente con la suadente voce di Gal Gadot.

La recensione analizza Wonder Woman 1984 evidenziandone la lontananza dal femminismo originario del personaggio e un tono meno epico rispetto al film del 2017. Ambientato negli anni '80, il film combina elementi fantastici con tematiche legate al turbo capitalismo e ai desideri personali della protagonista. Le interpretazioni di Pedro Pascal e Kristen Wiig sono valutate in modo differente, mentre la pellicola nel complesso scorre bene nonostante qualche difetto percepito dalla critica. La morale finale è positiva, ma l'effetto generale è più moderato rispetto all'entusiasmo del primo capitolo. Scopri cosa rende unico Wonder Woman 1984, leggi la recensione completa!

 Nel cinema di Rohmer vi è sempre una tensione sessuale evidente, che si manifesta in tante ossessioni non solo fisiche ma soprattutto intellettuali.

 Un Rohmer stranamente dedito alla poesia lieve, con un finale a sorpresa intuibile solo facendo molta attenzione alla lunga sequenza teatrale.

Il secondo capitolo del Ciclo delle Quattro Stagioni di Eric Rohmer, Racconto d'Inverno, esplora un amore invernale, passioni manifeste e tensioni intellettuali. Con protagoniste femminili complesse e strateghe, il film intreccia uno scenario di povertà provinciale con una delicata poetica ispirata a Shakespeare. La narrazione si distingue per la sua leggerezza e la profondità emotiva, culminando in un finale a sorpresa legato all'opera teatrale Il Racconto d'Inverno. Guarda Racconto d'Inverno e immergiti nella poesia e nei sentimenti di Rohmer.

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