L'improvvisazione ha molto a che fare con la "memoria", con ciò che ha nutrito nel tempo la nostra sensibilità, i nostri sentimenti, le nostre emozioni e i nostri pensieri, stratificandosi nella coscienza.... Al di là del mondo dei suoni, la mia musica è stata influenzata da tante altre esperienze, artistiche, letterarie, visive e, naturalmente cinematografiche. In particolare ho sempre sentito delle forti affinità fra il mondo poetico che cercavo di esprimere, e quello di uno dei più geniali cineasti di tutti i tempi: François Truffaut. La nostalgia dell'infanzia, la vocazione alla fuga, il rispetto della timidezza, l'ambiguità dell'amore, il senso della vita che scorre, il conflitto tra innocenza ed esperienza percorrono tutta la filmografia di Truffaut, e gli stessi sentimenti stanno spesso dietro alle note delle mie composizioni e delle mie improvvisazioni.

Un omaggio al cinema, ed in particolar modo a François Truffaut, da parte di Rita Marcotulli non poteva stupire più di tanto. La pianista romana, nata in seno alla musica classica e poi passata al jazz, ha sempre tenuto in grande considerazione un approccio multimediale all'arte, avendo prestato il suo pianoforte a collaborazioni con personaggi della danza e delle arti visive. La Marcotulli ha poi un rapporto privilegiato con la Francia, avendo condiviso una importante amicizia personale con lo scomparso pianista Michel Petrucciani.

Tra i numerosi collaboratori al disco, spiccano i nomi del trombettista Enrico Rava, dai sassofonisti Stefano di Battista e Javier Girotto, del batterista Roberto Gatto, del bassista Michel Benita. Determinante, come sarà nel successivo "Koinè", l'apporto dell'elettronica e dei sample del wizard Maurizio Martusciello, in arte "Metaxu". Il noto batterista Aldo Romano si concede un cameo vocale in "Les Enfants S'Ennuient le Dimanche".

Il lavoro si mantiene costantemente sulle coordinate della leggerezza e della originalità, ma con punte di eccellenza assoluta. Contiene inoltre alcune tracce che rimangono impresse a fuoco nella memoria: indimenticabile, ad esempio il duetto tra la tromba di Rava e il sax soprano di Di Battista nell'etereo "Les 400 Coups". Non vengono lesinate atmosfere esotiche e sonorità "musette", ottenute grazie all'uso di un ensemble di organetti diatonici.

La Marcotulli è assai abile nel confezionare una azzeccata miscela di facile e difficile, manipolando con disinvoltura i più disparati generi musicali, come accade in "Masse Di Memoria". Chi ha visto "Fahrenheit 451" non potrà non riconoscere la cantilena multilingue degli "uomini-libro", che non hanno altra scelta per tramandare i libri, che quella di impararli a memoria: "Noi siamo una minoranza di indesiderabili che grida nel deserto...". Una cantilena che, inaspettatamente, esplode in una furibonda tarantella, popolare e popolana, accompagnata da sguaiate urla di donne e vociare da barrio.

Il brano "Antoine Doinel" è frutto di una manipolazione affascinante: la ritmica viene estratta dalla trascrizione in codice Morse dei nomi "Antonie Doinel" e "Christine Darbonne", i protagonisti del film "Baci Rubati". Questo altrimenti arido susseguirsi di punti e linee, diventa musicalissimo ed evocativo nelle sapienti mani di Rita... A dirla tutta, la versione su disco non rende pienamente merito all'operazione, ma se tra di voi c'è qualche fortunato che ha visto eseguire questo brano in concerto, sa benissimo a cosa mi riferisco...

Per chiudere in bellezza, ecco "Fragment (Of The Third Kind)". Mamma Rita ci rimbocca le coperte, cullandoci sulle cinque note più famose della storia del cinema, ovvero quelle di "Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo". Spielberg affida proprio a Truffaut il compito di dialogare con lo spazio...

Terminato l'ascolto, ci si rende conto di aver fatto un giro del mondo in sessantacinque minuti, toccando molteplici aspetti di un variegato, caleidoscopico universo musicale. I cultori di "Koinè" (il disco che l'ha portata alla fama presso il grande pubblico) potrebbero scoprire con piacere che la nostra, musica tanto inclassificabile la faceva già cinque anni prima...

Inutile rivolgersi al negoziante di fiducia: la proverbiale lungimiranza delle case discografiche ha fatto un'altra vittima, condannando questo disco all'oblio del "fuori catalogo". Ancora una volta, bisognerà fare di necessità virtù...

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