Non si sevizia un paperino è la colonna sonora dell'omonimo film di Lucio Fulci, rilasciato nel 1972. Per i meno informati, si tratta di un cult-movie che si innesta nel filone del giallo all'italiana di cui Fulci era un apprezzato autore. L'abbondante violenza e la morbosità di certe scene (indimenticabile quella in cui un bambino si trova di fronte ad una Barbara Bouchet senza veli, cosa che costò a Fulci e all'attrice una denuncia per oscenità. In realtà, il bambino era interpretato da un nano, Domenico Semeraro, tassodermista che verrà successivamente coinvolto in un caso di cronaca nera altrettanto morboso) hanno procurato alla pellicola un nutrito stuolo di ammiratori ma un altrettanto vasto numero di detrattori.

Per quanto riguarda la colonna sonora, Non si sevizia un paperino è un tipico lavoro nello stile di Riz Ortolani: orchestrazioni romantiche, incursioni nella easy listening, sonorità ambient. A ciò si aggiunge la presenza fissa degli archi la cui funzione è quella di creare un effetto a vortice, un minaccioso gorgo sonoro. Tra l'altro, nella famosa scena ultraviolenta in cui Florinda Bolkan viene massacrata a colpi di catene e bastoni, il Maestro Ortolani si autocita, all'interno di un frenetico zapping radiofonico anche se il colpo di genio è l'vere associato a queste scene di inaudita violenza, un brano interpretato da Ornella Vanoni il cui ascolto, ovviamente, vi raccomando.

Tanto detto, credo sia impossibile godere di questo commento sonoro prescindendo dalle immagini cui si riferisce per cui se ne consiglia caldamente la visione.

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