MauriceHaylett

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 La colonna sonora è una vera e propria gemma ed è opera di Mike Rozakis.

 Il tema principale è un funk orchestrale che verrà ripreso in maniere cangianti nel corso del disco.

La colonna sonora di Mike Rozakis per il film thriller del 1973 She Knew No Other Way è un raffinato mix di funk orchestrale e psichedelia. Il disco alterna brani lunghi a frammenti delicati, spaziando tra jazz, ambient e influenze lisergiche. La musica rispecchia bene l'atmosfera del film, risultando un must per gli appassionati di soundtrack e sonorità psichedeliche. Notevole l'interpretazione della protagonista Maria Vasilliou. Ascolta la colonna sonora e immergiti nella psichedelia vintage di Mike Rozakis!

 Il M° Frajese ci propone un lavoro che mescola una serie di brevi brani che vanno dall'easy listening alla classica, passando per degli intermezzi beat.

 Siamo negli anni '60 con un pubblico italiano ancora molto conservatore e pudico in fatto di sessualità.

La colonna sonora di Carlo Frajese per il documentario 'Il primo premio si chiama Irene' unisce easy listening, musica classica e jazz con tocchi beat. Il lavoro riflette un periodo storico importante, con temi sociali innovativi per l'Italia degli anni '60. Nonostante la difficoltà nel reperire il disco originale, la musica si distingue per la varietà e la qualità dell'orchestra, che richiama lo stile di Giorgio Gaslini. Tra i brani più notevoli spiccano 'Gli spazzacamini' e 'Contestazione'. Scopri l'innovativa colonna sonora di Frajese e rivivi gli anni '60 italiani!

 Mganga! è una perla nel suo genere, una lunga escursione attraverso le diverse scenografie che il nostro immaginario associa all’Africa Nera.

 Si incontrano strane tribù che ci trascinano all’interno dei loro riti, canti e danze eccitate dal suono dei bongos, stranamente intercalati da flauti orientali e cori celestiali.

Mganga di Tak Shindo è un album cult degli anni '50 che unisce influenze afro-orientali in un percorso sonoro suggestivo e rilassante. L’ascoltatore viene trasportato in un safari musicale con percussioni, flauti e cori, evocando atmosfere esotiche e misteriose. L’opera esprime una raffinata contaminazione di stili e tradizioni con una forte componente immaginifica. Ascolta Mganga e immergiti in un viaggio sonoro unico e avvolgente!

 "Io e Ana Maria Bahiana crediamo che il disco meriti di essere ascoltato."

 "Ponto de chamada è il grido disperato di un uomo che proclama di essere vivo e cerca una via di uscita."

Obnoxius di José Mauro è un album che nasce nel contesto della dura dittatura brasiliana degli anni '70, unendo samba, jazz e psichedelia con una forte urgenza comunicativa. L'opera si distingue per la sua orchestrazione d’avanguardia e le tematiche di libertà e speranza tra repressione e malinconia. Nonostante la bellezza dell'album e la sua importanza storica, il musicista sparì misteriosamente dopo la pubblicazione, lasciando dietro di sé un alone di mistero. La recensione celebra un lavoro ricco di emozioni e innovazione artistica. Ascolta Obnoxius, un viaggio emozionante nella storia e nella musica brasiliana.

 Un surf solare, senza pretese se non quella di accompagnare la visione delle evoluzioni acquatiche dei protagonisti.

 Non è un lavoro memorabile, non perderete il sonno se non l'ascolterete ma, allo stesso tempo, non perderete tempo se gli presterete attenzione.

La colonna sonora di Harry Betts per il documentario The Fantastic Plastic Machine del 1969 fonde funk, jazz e surf in un lavoro breve e piacevole. Non è memorabile, ma accompagna bene le immagini dei surfisti con un sound solare e rilassato. Un ascolto consigliato per gli appassionati di musica vintage e colonne sonore di film d'epoca. Scopri l'atmosfera vintage di The Fantastic Plastic Machine di Harry Betts!

 E' un peccato ascoltare questi bei brani senza il supporto delle immagini.

 Si tratta di quei bei lavori di artigianato documentario che noi italiani eravamo tanto bravi a confezionare senza dover copiare gli sciapidi cliché d'oltreoceano.

Questo album raccoglie le musiche composte da Francesco De Masi per la serie documentaristica L'Italia vista dal Cielo, diretta da Folco Quilici e prodotta dalla RAI. Le tracce spaziano tra folk, jazz, sound vintage e atmosfere malinconiche, accompagnando con efficacia immagini storiche che evocano un’Italia autentica e senza cliché. L'ascolto si rivela un’esperienza nostalgica e ben riuscita anche separata dai documentari originali. Un disco consigliato agli appassionati di musica italiana d’epoca e documentari storici. Ascolta l’album e immergiti nell’atmosfera unica dell’Italia di ieri.

 Questo è un modo per poter scoprire come uno stesso tema possa dare spunto a tante variazioni, tutte godibili.

 Vi suggerisco di ascoltare questo bel lavoro con delle buone cuffie incollate alle orecchie, tutto e fino alla fine.

La colonna sonora di Ennio Morricone per L'assoluto naturale, film del 1969 di Bolognini, è un lavoro meno noto ma ricco di variazioni tematiche e atmosfere. La musica spazia dal lounge al cool jazz fino a momenti epici e impressionisti, culminando in un finale psichedelico davvero originale. Un album da ascoltare con attenzione per apprezzarne la raffinata profondità. Ascolta L'assoluto naturale per scoprire un Morricone inedito e affascinante.

 Questa colonna sonora dimostra la fertilità del panorama musicale italiano degli anni '70.

 Consiglio caldamente questo lavoro agli amanti delle colonne sonore ma soprattutto agli amanti della psichedelia.

La colonna sonora di Piero Piccioni per il docu-film 'Il dio sotto la pelle' è un capolavoro di psichedelia e jazz degli anni '70. Nonostante la pellicola sia di scarso seguito, la musica primeggia per bellezza e originalità. L'album, rilasciato nel 2000 dall'etichetta Easy Tempo, esprime l'età d'oro italiana di quei tempi tra progressive e lounge. Molto apprezzata anche la copertina psichedelica, tipica dell'epoca. Ascolta ora questa straordinaria colonna sonora e immergiti nella psichedelia anni '70!

 Per gli amanti dell'easy listening sarà una vera e propria leccornia.

 Questo lavoro scende per i nostri dotti auricolari così come farebbe una limonata ghiacciata in queste torride giornate agostane.

La raccolta 'Greatest Hits' di Herb Alpert & The Tijuana Brass propone un viaggio rilassante attraverso i primi successi del trombettista californiano. Perfetta per gli amanti dell'easy listening, include brani iconici come 'A Taste of Honey' e 'Spanish Flea'. La musica unisce jazz, pop e influenze latine, regalando momenti di leggerezza e freschezza estiva. Scopri ora il sound unico di Herb Alpert & The Tijuana Brass con questa raccolta imperdibile!

 Pop Spectrum diventa un pretesto per abbracciare un po’ tutti i generi musicali.

 Nella sua ingenuità (al tempo l’autore aveva 21 anni) è un lavoro sincero, senza pretese, talvolta interessante.

Pop Spectrum di Leo Afzelius è un album del 1976 che esplora diversi generi musicali, dalla psichedelia al rock progressive fino alla disco e minimalismo elettronico. Creato da Timothy Kjell Cross, questo lavoro genuino senza pretese si rivela interessante e divertente, perfetto per appassionati e collezionisti alla ricerca di sonorità eclettiche. Ascolta Pop Spectrum e scopri un viaggio musicale unico e variegato.

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