A 4 anni dall'uscita di "Educated Horses" torna prepotentemente sulla scena rock americana il poliedrico Robert Cummings, in arte Rob Zombie, con un obiettivo ambizioso, bissare il successo e la freschezza del primo capitolo della sua avventura solista dopo lo split con i White Zombie, il bellissimo "Hellbilly Deluxe".

Prima di parlare dell'album di per sè prima di tutto devo ammettere di essere rimasto un pò spiazzato, non mi aspettavo un nuovo disco dal buon Rob sempre più preso dalla sua (ottima) carriera cinematografica e c'erano alcuni indizi a non rendere improbabili le mie ipotesi, dopo l'ultimo full-lenght nel giro di due anni erano usciti un "The Best of Rob Zombie" e un "Zombie Live" (gran bel disco dal vivo tra l'altro), e quando escono questi prodotti di solito siamo verso la fine di una carriera, per fortuna non è stato cosi, Zombie è ancora motivato e sinceramente contento di mettere il piede in due staffe, cinema e musica e di alternare le due cose.

Facendo questa positiva premessa poi bisogna parlare di musica e li si è un pò meno contenti, non che il disco sia brutto o noioso, semplicemente si è dimostrato fin dal mio primo ascolto al di sotto delle aspettative che, vuoi la lunga pausa, vuoi il nome scelto, erano molto alte, a conti fatti però "Hellbilly Deluxe 2" è quanto di più lontano Rob abbia mai fatto rispetto a "Hellbilly Deluxe" parte uno, quest'ultimo era una ripresa geniale e schizzata del sound degli ultimi White Zombie (uscita anche nel momento giusto con l'impazzare del crossover e del nu metal che non poco avevano in comune con il sound dello Zombie Bianco), in "Hellbilly Deluxe 2" l'Industrial, i beat elettronici, i samplers e tutto quel carrozzone digitale "alla Rob Zombie" non c'è più, è praticamente scomparso.

E le grandi canzoni ? Le hits ? Ci sono ancora, ma in quantità parecchio ridotta rispetto ai primi due spettacolari album solisti (il già citato "Hellbilly Deluxe" ma anche il suo seguito su di giri "The Sinister Urge"), c'è quel divertentissimo motivetto ballabile quasi punk rock di "What", c'è l'incedere groovy di "Sick BubbleGum" e della strisciante "Burn", il rock and roll spensierato e semplicistico di "Dream Factory".

A parte forse il polpettone finale di "The Man Who Laughs" o "Werewolf, Baby" non ci sono fondamentalmente canzoni terribili o inascoltabili, semplicemente è troppa l'aria di sufficienza che pervade le varie "Werewolf Woman of the SS", "Virgin Witch" o "Mars Needs Women", particolarmente interessanti sono invece gli spunti alla Black Sabbath (influenza mai cosi esaltata in un disco di Rob come in questo) come l'opener "Jesus Frankenstein" (l'intro plumbeo è sicuramente, deve per forza esserlo, un tributo alla traccia omonima del gruppo di Ozzy Osbourne e Tony Iommi) o l'acida "Cease To Exist" (non pochi ritroveranno assonanze nel tema portante di piano con il motivo-simbolo della saga horror di Saw).

In conclusione il nuovo disco di Rob Zombie non è un disco "alla Rob Zombie", scordatevi le "Feel so Numb" oppure le "Dragula" o ancora le "Living Dead Girl", Zombie ha deciso di mettere da parte tutto l'armamentario industrial psycho-metal e di tornare al più nudo e crudo rock da strada degli esordi dei White Zombie (o forse aveva fretta di andare in tour e sicuramente fare un disco del genere impiega molto meno tempo rispetto a tutti gli accorgimenti ed i dettagli di un disco più industrial come fu l'esordio), non so fino a che punto l'operazione sia riuscita, il disco è positivo ma, non me ne voglia il regista de "La Casa dei Mille Corpi" ma io lo preferivo nella vecchia formula.

Elenco tracce e video

01   Jesus Frankenstein (05:23)

02   Sick Bubblegum (03:44)

03   What? (02:47)

04   Mars Needs Women (04:58)

05   Werewolf, Baby! (03:59)

06   Virgin Witch (03:38)

07   Death and Destiny Inside the Dream Factory (02:18)

08   Burn (03:04)

09   Cease to Exist (03:39)

10   Werewolf Women of the SS (03:01)

11   The Man Who Laughs (09:44)

12   What? (The Naughty Cheerleader mix) (02:54)

13   Jesus Frankenstein (Halfway to Hell and Loving It mix) (06:17)

14   Sick Bubblegum (Men or Monsters... or Both? mix) (05:11)

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