Ok ho recensito Alex Britti… e ora sto parlando di ROBBIE WILLIAMS (sciagura delle sciagure)! Quello che anni fa cantava con quei (3 o 4) pirloni dei Take That!
Ho una spiegazione per motivare la mia pazzia: ok lui fa pop (e che male c’è?), ok lui è un idiota che va a piangere dalla mamma perché negli States nessuno se lo fila, ma ciò non toglie che i prodotti che sforna sono sempre successoni (perché no, meritati).
Questo album non è male: è composto da molto pop-rock, grandi scariche di chitarrone elettriche e di chitarre acustiche come da tradizione brit pop (gli Oasis insegnano). La prima traccia ”How Peculiar” parte subito con la chitarra acustica a cui poi si aggiunge una elettrica distorta. La hit “Feel” è una grande canzone retta solo dai tocchi del piano con una melodia fantastica. “Something Beautiful” ha lo stile swing e una melodia allegra basata su un elementare riff di piano e arricchita dai fiati. “Monsoon” è un pop rock dolce nel verso che sforna un ritornello dalla presa facile e immediata. Si arriva alla prima strappalacrime del cd “Sexed Up” dove si parla di cuori infranti, del lasciarsi etc etc, la canzone è bellissima, l’arrangiamento anche. Segue una traccia che ricorda subito i Queen, non sicuramente per la voce di Williams, ma per lo stile, per la drammaticità del ritornello composto da cori, archi, e quanto di più “apocalittico” ci possa essere! Dopo la trascurabile “Revolution” e la carina “Handsome Man” c’è un’altra perla: “Come Undone” che è sullo stile di “Sexed Up” ossia verso tranquillo e melodico ed esplosione nel ritornello con tanto di archi: una chicca! Dopo l’esageratamente lunga e bruttina “Me And My Monkey” ecco “Song 3” che parte subito con due chitarre rock, nel pre ritornello si fa melodica e nel ritornello si capisce perché il titolo sia cosi dannatamente ricollegabile a “Song 2” dei Blur (anche se quella è unica e imbattibile): è un’esplosione di rabbia, grida e chitarre! “Cursed” è un pop rock forte come la precedente solo che è più melodica (sembra uscita da “Free All Angels” degli Ash). Si chiude con un ultimo brivido: l’emozionante ”Nan’s Song” canzone (scritta interamente da lui, niente male) che ricorda la ballate acustiche alla Noel Gallagher.
Insomma, in finale questo cd non cambierà la storia della musica ma almeno lui ci mette impegno; è meglio che gli altri Take That rimangano nascosti, ormai non possono competere col loro ex compagno!
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