"The Moon is a Harsch Mistress", Robert Anson Heinlein (U.S.A.) prima versione  pubblicata a puntate sulla rivista "If"  tra il Dicembre '65 e l'Aprile '66. In Italiano "La Luna è una Severa Maestra", edito nella collana "Urania"(Mondadori) una prima volta nel  '66 (traduzione di Antonangelo Pinna) e successivamente nel 2006 (traduzione di Hilja Brinis).

In un ipotetico Pantheon della fantascienza americana, insieme a nomi come Dick e Asimov, uno spazio molto importante deve essere riservato a Robert A. Heinlein (1907-1988). Tra i primi protagonisti dell'ascesa del genere a fenomeno di massa viene ricordato soprattutto per la capacità di introdurre temi fortemente politici e sociali, in trame solide e particolarmente articolate, usando metafore spesso fortemente inusuali e quindi innovative. Senza mai ricorrere ad una scrittura particolarmente complicata la sua peculiarità principale, in molti lavori, era una forte connotazione didascalica e pedagogica. I substrati narrativi vertevano tutti attorno alla sua propensione, decisamente, libertaria di vedere sia la vita privata che quella pubblica. Temi sociali come Politica e Religione ma anche intimi come Amore e Sesso passavano tutti attraverso questa lente dalla prospettiva radicale. Tutto ciò gli fece "meritare" il soprannome di "sociologo della fantascienza". Qualsiasi suo romanzo è pieno di rimandi sia filosofici, soprattutto della Filosofia della Scienza con le eterne domande sul senso della Metafisica, che storici: dalla Guerra d'Indipendenza fino alla questione della segregazione razziale negli States. Questo suo modo di intendere la narrativa lo portò, addirittura, a subire accuse diametralmente opposte nel corso della carriera: da quelle di neo-fascismo dopo "Starship Troopers" ('59) a quelle di Marxismo dopo il libro oggetto della recensione (comunque premiato nel '66 con l'Hugo Award e nominato per il Nebula nello stesso anno). Oltre le due citate altra opera fondamentale, nella sua vastissima produzione, rimane "Stranger in a Strage Land" ('61).

"La Luna è una Severa Maestra" è generalmente considerato il suo capolavoro non che l'opera in cui sono presenti quasi tutti i temi cari: la responsabilità civica e politica del singolo, la costruzione di una società nuova e alternativa a quella dei suoi tempi, la rivoluzione, la guerra, l'antropizzazione delle macchine etc.

Siamo nel 2075. Da vari decenni la Luna è stata colonizzata dagli uomini: usata inizialmente come confino penale dopo varie generazioni la popolazione si è organizzata in una società sviluppata su varie comunità sotterranee che hanno come regola fondamentale il principio della responsabilità individuale. Il rapporto con la "madrepatria" è contrastato. Anzi la Terra, impoverita di risorse da uno sfruttamento miope, impone condizioni vessatorie alle Colonie perché queste, nonostante l'asprezza delle condizioni e il fatto che le stesse portino a irrimediabili mutazioni della fisiologia umana, sono riuscite a svilupparsi in modo piuttosto florido. Il protagonista è un riparatore di computer addetto anche a quello principale dell'organismo di controllo dei terrestri sui lunari: quest'ultimo ha sviluppato una vera e propria personalità. L'amicizia che nascerà tra i due sarà perno della rivoluzione che sta per accadere...

Rivisitazione in chiave fantascientifica della Guerra d'Indipendenza Americana oltre ad essere un affascinante affresco "metastorico" ricco di azione, sorprese e colpi ad effetto questo voluminoso (circa 500 pagine) romanzo è un vero trattato sullo stantio mondo politico che l'autore percepiva attorno a se. Diplomazia, intrighi e dissimulazione arricchiscono il già interessante contesto e contribuisco a renderlo un piccolo capolavoro di pensiero "laterale". Nonostante i quasi 50 anni stupisce ancora per modernità di visione e capacità di intuire le cose oltre l'aspetto esteriore.

Mo.

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