Try this for a deep, dark secret. The great detective Remington Steele? He doesn't exist. I invented him".

Tutto funziona alla perfezione nella vita professionale di Laura Holt (Stephanie Zimbalist). Gestisce la sua agenzia investigativa,"Remington Steele", usando un falso nome di un ipotetico capo, un abile e rassicurante detective maschio. Un giorno però incrocia sulla sua strada un uomo (Pierce Brosnan) che ha nel portafogli la bellezza di cinque passaporti con cinque identità diverse (tutti nomi di personaggi interpretati da Bogart), il misterioso uomo inizierà a spacciarsi per Steele e per la signorina Holt e la sua agenzia non sarà più come prima e verrà così consegnata alla storia delle serie tv una delle coppie più amate di sempre.

La serie tv "Remington Steele" nasce nei primi anni '80, epoca che sembra ormai lontana in cui le ombre oscure di oggi non toccano lo spettatore, niente scienza esasperata applicata al crimine, non ancora docu-fiction tipo ER o simili, tutto un po'più leggero e spesso anche di qualità decisamente migliore. Altri tempi in cui c'era forse il tempo e la voglia di giocare con la televisione, creare sempre qualcosa di nuovo usando anche linguaggi complessi e colti. Questa serie è un continuo omaggio al grande cinema, dal noir alla commedia, dal giallo al thriller; una continua citazione di film più o meno famosi si incastrano perfettamente in trame gialle mai banali e scontate, il personaggio interpretato da Brosnan diventerà famoso per le continue citazioni di film durante le indagini, intuizioni investigative un po' fuori dagli schemi che faranno inizialmente impazzire la compagna. Il duo di produttori Robert Butler e Michael Gleason riesce a creare una serie televisiva che ancora oggi è un piacere guardare. Si rovesciano i ruoli nella coppia, abile la Zimbalist inizialmente un disastro Brosnan nell'attività investigativa, si inseriscono elementi leggeri tra le trame più nere e tutto viene poi riportato sempre con una fotografia elegante e uno stile fluido e concreto. Se si cerca un riferimento cinematografico che inquadri le caratteristiche di "Remington Steele" si può pensare a "Charade" di Stanley Donen, c'è molto di questa pellicola nelle trame che scorrono amalgamando insieme tutti i principali generi cinematografici, operazione non semplice da fare ma qui particolarmente riuscita. Abili i produttori a creare un personaggio, quello di Brosnan, che non ha nè una storia nè un nome, e che si prende l'identità e la vita di un personaggio di fantasia creato per necessità da una giovane investigatrice come una figura astratta, quasi cinematografica. Elemento piacevole è che i due protagonisti si amano e la cosa non viene mai nascosta e questo aiuta molto lo svolgersi della serie senza troppi intoppi creando spesso invece situazioni piacevoli e divagazioni carine, in fondo la loro relazione è complessa e di difficile interpretazione.

Dalle iniziali fasi di collaudo delle prime puntate della prima stagione il duo Zimbalist-Brosnan diventerà sempre più affiatato, con tempi di recitazione ottimi sia nei toni drammatici che comici. La serie andrà avanti per quattro stagioni da 22 episodi ciascuno più una quinta aggiuntiva, chiesta a fuor di popolo dal pubblico, di 8 episodi. Replicata più volte in tv (La7 trasmette ora la terza stagione) non è al momento disponibile in Italia in DVD per problemi di diritti, più volte l'uscita è stata annunciata e successivamente rimandata. Da segnalare il tema musicale composto da Henry Mancini (vedi recensione), che con vari arrangiamenti condurrà la sigla a partire dalla seconda stagione.

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