Sto NOSFERATU è na mezza cacata.

A quelli di Murnau e Herzog non allaccia manco le scarpe ed è peggio anche del DRACULA kitsch di Coppola (e ce ne vuole).

Sono perplesso, sono portato a credere che il film sia stato concepito e montato con abile manovra di marketing, solo per fare cassa. Poi però penso, ma no, non può essere così… Eggers è AUTORE, il suo The Witch era un gran film, The Lighthouse era interessante, The Northman mi manca.

Quindi, lui e la sua cricca, avran creduto di far bene, di aver sfornato un grande film. Non è affatto così. Oddio l’impianto scenico ci sarebbe pure: la giusta scenografia, le musiche solenni di paura, una manciata di jump-scares piazzati ai punti giusti.

Il Nosferatu di Eggers è una bella donna agghindata che però appena apre bocca te lo ammoscia. Il film, risulta piatto, monocorde, a tratti noioso. Nosferatu stavolta è on-steroid. Muscoloso, sporco, cattivo e coi baffi! Parla molto lentamente con una voce cavernosa, rantola e sibila, ha lo sguardo fisso e minaccioso, un vero duro.

Quel che manca è l’epica, il coinvolgimento emotivo, l’immane dolore del non-morto ed il suo inscindibile legame di amore e morte con la bella Ellen (Lily Rose Depp) la quale perde miseramente il confronto con l’immensa Isabelle Adjani di Herzog, per non parlare del vampiro, qua interpretato da Bill Skarsgård, totalmente surclassato dal gigante Kinski. Murnau? Manco lo voglio nominare. Tutti gli sono debitori, e tutti quelli che han provato a cimentarsi si sono inevitabilmente “appoggiati” ad un cotal maestro. La storia la conosco bene avendo visto almeno due volte se non di più i nosferatti di Murnau, Herzog e Coppola. E così ho avuto la sensazione del già visto, della scopiazzatura, non ho rilevato elementi orginali, ed è su questi che avrebbe dovuto puntare, a maggior ragione perché stai trattando materia conosciuta e maneggiata in modo divino da chi ti ha preceduto. Invece ha pensato che sarebbe bastata la tecnica, l’inquadratura giusta, la fotografia di livello, un Willem Dafoe sugli scudi ma che invece non ci crede manco lui… L’ho visto come in trance, pensando ai fatti miei, aspettando con rassegnazione la fine di questo film, piatto ed inutile, che non coinvolge né emoziona.

Basta, non mi dilungo ulteriormente, una stroncatura, in fondo, non ha bisogno di chissà quali spiegoni.

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