Il primo lavoro legato al nome del solo Hitchcock, in qualche misura noto in circoli ristretti per i due LP dei Soft Boys (Invisible Hits deve ancora uscire anche se è già pronto da anni).

Robyn cerca di salvare la policromia timbrica dei vecchi lavori e recupera in varie occasioni i fraseggi vorticosi di Kimberley Rew (qui ospite insieme a molta della truppa). Hitchcock disse di essere felice di aver scritto per sé e non più solo per il gruppo, ma tutto qui è progettato e arrangiato per il lavoro d'insieme

La musica di per sé è spesso deludente, al di fuori di qualche non spiacevole cavalcata scampanellante (Brenda's Iron Sledge, che sarà migliorata dagli Egyptians, Meat, Out of the Picture), risalta l'incedere minaccioso a botta/risposta di Do Policemen Sing?, mentre pur nella sua esasperata stilizzazione melodica The Lizard sa conquistare per saporosa atmosfera.

Il resto è purtroppo mediocre pop di marca retro (Acid Bird dedicata a Syd Barrett e divenuta un classico "per principio") e resa frettolosa.

Carico i commenti... con calma