"The End Of Silence" è il terzo album in studio targato Rollins Band. L'album esce nel 1992, e consacra ulteriormente, se ancora ce ne fosse stato bisogno, il grande talento di Henry Rollins, anima del complesso e una delle più grande icone viventi del rock.
Ad affiancare il "nostro" i suoi fidi scudieri Cain (batteria), Haskett (chitarra) e Weiss (basso).
Sarà anche l'ultimo con questa formazione, che vedrà nel successivo "Weight" la dipartita proprio di Weiss in favore di Melvin Gibbs (già nei Defunkt).
Non poteva esserci addio migliore; mai infatti la Rollins Band era parsa così matura dal punto di vista stilistico e compositivo. Tutti i brani sono vari ed avvincenti, svariano tra generi diversi, ed esaltano il talento dei tre strumentisti.
Rollins non è da meno; come al solito verboso ed agguerrito, inveisce contro tutto e contro tutti, urlando a squarciagola per settantadue commoventi minuti tutta la sofferenza e la rabbia che ha in corpo. La differenza rispetto al passato è che i monologhi del tatuato leader vengono ridotti, con una riscoperta più o meno voluta della forma canzone (si prendano ad esempio i singoli "Low Self Opinion" e "Tearing").
"Another Life" è la traccia che di più strizza l'occhio ai primi lavori, mentre i picchi massimi di psichedelia li fanno registrare le interminabili "Blues Jam" e "Just Like You". "Obscene" vince l'Oscar della teatralità, mentre i restanti pezzi non fanno altro che confermare i progressi di esecuzione compiuti in questa uscita discografica dal complesso.
Lavoro imprescindibile per chi vuole conoscere a fondo il perchè Henry Rollins e la sua mostruosa band siano considerati un gruppo fondamentale per la storia del rock, sarà anche il disco che sancirà la fine del leader, che perderà la bussola nei suoi successivi lavori, e che non riuscirà a ripetere in futuro un capolavoro del genere.
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