Il suo nome era Leroy, per gli amici semplicemente Roy e di questa stupenda versione di Neil Young c'è ben poco da dire e ehm, molto da ascoltare e niente...
Lui era un “mezzo uomo e mezzo lupo” per sua stessa ammissione.
Lo trovarono impiccato con la propria maglietta nella cella della prigione di Fairfax in Virginia.
Il rapporto ufficiale parlò di suicidio, ma altre fonti affermarono che fu colpito a morte dalla polizia mentre era ubriaco.
Si narra che Jimi Hendrix mai sarebbe salito con Lui sul palco per non apparire sminuito nei suoi confronti come chitarrista.
Lui poi anche di JH fece delle cover tra cui la famigerrima “Hey Joe” e pure “If 6 Was 9”.
Per sostenere la famiglia per un certo periodo fu costretto a lavorare part-time come barbiere, senza mai abbandonare la fedele chitarra.
Apprezzato da artisti del calibro di John Lennon, Eric Clapton ed i Rolling Stones oltre al già citato Jimi ha influenzato molti chitarristi, tra cui Robbie Robertson,Gary Moore, Danny Gatton, Arlen Roth, Jeff Beck, David Gilmour, Jerry Garcia, Mick Ronson, Nils Lofgren, Jim Campilongo e Steve Kimock.
Dissero di Lui:
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Era grande, grandissimo, il miglior chitarrista che io abbia mai visto. (Robbie Robertson)
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Forse nessuno aveva mai suonato il blues con tanta eleganza come fece Lui. (Piero Scaruffi)
Era conosciuto anche come "The man who turned the Stones down" ovvero “L'uomo che rifiutò gli Stones” ma soprattutto come:
“Il più grande chitarrista sconosciuto del mondo“.
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