"... In Dreams I Talk To You ..." (In Dreams - 1963)

La scorsa notte ho sognato Roy Orbison.

Eravamo soli in una in una stanza e lui se ne stava in piedi immobile, in silenzio.

Indossava un completo nero e aveva gli immancabili occhiali da sole.

Lo fissavo incredulo senza avere il coraggio di parlare.

"White " mi dice, improvvisamente, rompendo il silenzio.

"Roy ...... Come va?"

"Bene, grazie. Ascolta, volevo chiederti un favore"

"Un favore? Certamente, se posso ..."

"Dalle vostre parti, sulla terra, c'è un posto dove si pubblicano recensioni.

Mi pare si chiami Database o qualcosa del genere..."

"Ah si, DeBaser ..."

"Si credo si chiami proprio così.

Ecco, in quel sito ho letto per caso una recensione che mi riguarda e che non mi è piaciuta affatto. Non mi ci ritrovo. Potresti scriverne una tu per sistemare le cose?"

"Certamente, ma non so se sono all'altezza del compito. Se potessi darmi una mano ..."

"Una mano?"

"Si. Magari raccontandomi qualcosa. Per esempio vuoi che parli del periodo d'oro degli anni '50/'60, del ritorno al successo verso la fine degli anni '80 con Mystery Girl oppure dei Traveling Wilburys?"

"Preferirei che parlassi del primo periodo, diciamo fino alla metà dei sessanta. Prendi una raccolta, ad esempio quella della Rhino Records mi sembra ottima ..."

"Va bene"

"Cominciamo?"

"Ecco, che cosa suonavi all'inizio e come hai fatto ad approdare alla Sun di Phillips"

"Allora, nel Texas, dove sono nato, suonavo Country e, pensa, nel 1954 diedi una mia composizione all'amico Buddy Holly, texano come me.  

Fu così che l'anno dopo con il mio gruppo, i Teen Kings, mi recai nello studio di Petty, il produttore di Buddy, per incidere un brano che avevo appena composto, Ooby Dooby. Purtroppo però il disco non ottenne alcun risultato."

 "Fu allora che ti notò Sam Phillips"

"Certo. Era la primavera del 1956 ed Elvis aveva firmato per la RCA perciò Phillips era a caccia di nuovi talenti da lanciare. In realtà io avrei voluto cantare ballate.

Sai, il Rockabilly non era nelle mie corde, ma comunque accettai di farmi guidare da Sam perché mi pareva che avesse le idee chiare. Anzi certamente le aveva.

Lui era un tipo vulcanico, voleva che ogni cosa girasse a mille, che fosse veloce, energica, ma io non ero Presley. Così cercavo di assecondarlo, di seguire le sue indicazioni. Però ogni tanto mi scoraggiavo e gli dicevo < Signor Sam, io voglio cantare ballate> ma lui sorrideva e tirava dritto per la sua strada. All'inizio i fatti parevano dargli ragione. Ooby Dooby nel 1957 fu un discreto successo e... come? Ah si, è Tom Fogerty che mi ricorda la cover dei Creedence ..."

 "Certo, quella di Cosmo's Factory"

 "Stavo parlando del successo con la Sun.

Ecco, però a parte Ooby Dooby, gli altri singoli come Rockhouse non riuscirono a sfondare, forse perché non davo la giusta interpretazione ai brani, ma, l'ho già detto, il Rockabilly non era proprio il mio genere."

 "Quando lasciasti la Sun?"

"Nel 1958 dopo aver scritto Claudette, un brano portato al successo dagli Everly Brothers.

Mi trasferii a Nashville per incidere le mie agognate ballate.

All'inizio non ebbi fortuna poi, finalmente, nel 1960 scalai la classifica con Only The Lonely. Fu il vero inizio della mia carriera. Blue Angel, Crying, Running Scared, In Dreams, Dream Baby furono tutti successi da Top Ten fra il 1960 ed il 1963 sia in America che in Inghilterra. "

 "A cosa credi fosse dovuto il tuo successo?"

 "Beh, forse l'atmosfera dei brani.

Per esempio Only The Lonely è aperta da un coro Doo Woop quasi sussurrato che viene rotto dalla mia voce potente, quasi lirica, creando così un notevole impatto emozionale.

I miei arrangiamenti erano ricchi di sonorità, le altre canzoni, al confronto, sembravano davvero scarne.

Insomma credo che il mio stile fosse originale ed i testi, spesso tristi e malinconici, si adattavano perfettamente alle progressioni melodiche.

Sai anche i miei concerti erano insoliti.

Me ne stavo immobile sul palco, con gli occhiali da sole. Una figura esile, vestita di nero che improvvisamente esplodeva in una voce drammatica e intensa.

Così tutti rimanevano a bocca aperta ..."

 "Incontrasti anche i Beatles in quel periodo"

"Certo fu durante il Tour in Inghilterra del 1963. Mi guardavano come se fossi un marziano. Io venivo prima e loro se ne stavano dietro il sipario ad ascoltarmi pieni di paura Dicevano ..."

"Già, poi la storia di Please, Please Me  ..."

"Si, l'ho saputo. Si erano ispirati alle mie progressioni. Sai : Come On, Come On ... Please , Please Me Oh Yeah ...  Vero ragazzi?

Ci sono John e George qui accanto che annuiscono sorridendo ...

Anni dopo anche Springsteen dimostrerà la sua ammirazione e mi citerà in Thunder Road "

 "E poi il classico Oh Pretty Woman"

"Si, del 1964. Un grande successo che poi fu ripreso tanti anni dopo in quel film ..."

"Quello con Richard Gere e Julia Roberts del 1990"

"Si, proprio quello ...

Di Oh Pretty Woman sono veramente orgoglioso, credo che sia un vero e proprio classico.

Beh, direi che può bastare anche perché devo lasciarti. 

Mi raccomando, la recensione"

 "Non ti preoccupare Roy, sarà fatto"

"Grazie, ciao"

 "Ciao Roy.  R.I.P."

Carico i commenti... con calma