Finalmente.

Questa è la parola che mi sorge spontanea all'ascolto di questo album. Finalmente dopo aver vagato tra le varie band diverse riesco a trovare un metallo sincero melodico grezzo aggressivo ma soprattutto ben fatto, pulito e convincente.

L'album è del 1991, i Running Wild hanno avuto l'ottima idea di inserire il loro contesto musicale in un ambito piratesco, unendo velocità melodia e potenza ma all'insegna di un ottimo heavy metal classico. Un progetto ben riuscito, questo sesto album della band di Amburgo, capitanata dall'ottima voce potente e cattiva di Rolf Kasparek (in arte Rock'n'Rolf), che molti tendono a classificare come "Power Metal", ma che alla lunga si avvicina al genere, per l'aria melodica.
Questo è metal allo stato puro, classico e granitico, duro e selvaggio. Sicuramente non è considerato il migliore della discografia, ma a me è piaciuto molto, diciamo che mi ha soddisfatto. La title track "Blazon Stone", è fantastica, aggressiva e adrenalinica, attacca con una melodica invocazione mistica fatta con le chitarre grezze e taglienti come le sciabole dei masnadieri, un ritmo guerriero travolgente veramente speciale con uno sfondo allegro e danzereccio.

Magnifica la successiva "Lone Wolf" tipicamente heavy metal ma decisamente potente con dei riff animaleschi e certi assoli duri e massacranti. Con dei cori malinconici parte "Slavery" che ben presto prende un ritmo forte e combattente. Questa band pur essendo una ciurma di pirati degli anni 80, è ancora in grado di catturare le vostre orecchie in un periodo in cui si cercano di creare sonorità sperimentali. Classicità incredibile drogata di energia impetuosa e aggresività pirata: questa è la ricetta di Blazon stone, consiglio "Fire And Ice" dal ritmo duro e violento, mentre da non perdere è "Little Big Horn", potente e veloce ma divertente e simpatica nello stesso tempo.
Si raggiungono dei vertici di melodia, come in "Over the Raimbow" dove un suono pulitissimo di chitarra pizzicata dipinge un effetto psichedelico speciale di serenità e meraviglia, senza tralasciare la potenza e la forza alla base dello stile della band. Pezzi più epici come "White Masque" ricordano vagamente i Manowar, mentre altri come "Bloody Red Rose " fanno solo godere.

Che dire di più... quest'album è una perfetta miscela di carica e melodia, di velocità e tecnica, ma anche di classicità e cattiveria. I Running Wild si potrebbero rivelare un ottima scoperta per tutti i metallari.

Piccola curiosità = a mio parere la canzone più metal\pirata è "Over the hills And Far Away" dei Nightwish.

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